L'ex attaccante della Roma: «Ogni tanto penso che sia giunto il momento di togliermi dai co..., un po' perché sono stanco, un po' perché ho voglia di non rompere più le palle a nessuno. Ma poi accadono quelle cose che ti fanno pensare che è più forte lo spirito di sopravvivenza»
La Redazione giovedì 4 dicembre 2014, 16:46
ROMA -
"Ogni tanto penso che sia giunto il momento di togliermi dai co..., un po' perché sono stanco, un po' perché ho voglia di non rompere più le palle a nessuno. Ma poi accadono quelle cose che ti fanno pensare che è più forte lo spirito di sopravvivenza". La confessione choc è di Roberto Pruzzo, centravanti della Roma del secondo scudetto, del quale esce l'autobiografia "Bomber" da cui è tratta questa considerazione in cui l'idolo di molti tifosi giallorossi, persona da sempre di carattere introverso, confessa di dover fare i conti anche con la depressione e "
l'uomo nero ogni tanto mi viene trovare". Ma per fortuna ci sono
"i miei amici di Dezza, cacciatori di un paese vicino a Lucca. Amici di tutta una vita - spiega Pruzzo -,
che mi invitano a mangiare i tordi e le beccacce, quelli con cui cazzeggiamo tra uomini, gli stessi che riescono a farmi tornare il sorriso".
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