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Totti elogia Buffon: «Uno dei pochi veri amici»

Totti elogia Buffon: «Uno dei pochi veri amici» Foto Liverani
Il capitano della Roma ha parlato alla vigilia del suo compleanno: «Fiero di essere rimasto sempre in questo club. Spero di rivivere le emozioni dello scudetto. Il gol segnato al Bernabeu contro il Real resterà indelebile nella mia memoria. Devo tutto a Franco Sensi. Garcia e Pallotta due grandi. Cassano? Un matto ma anche un fenomeno vero»
ROMA - «Devo tutto a Franco Sensi. De Rossi? Per me è già un capitano in campo». Francesco Totti ha parlato a Roma Tv, durante "Totti slide show", uno speciale dedicato al Capitano proprio alla vigilia del suo trentottesimo compleanno. Il numero dieci giallorosso non si è tirato indietro davanti a nessuna domanda e ha risposto a tutte le domande, ripercorrendo per intero la sua lunghissima carriera alla Roma. «Se sono arrivato fino a questo punto devo dire grazie alla mia famiglia che anche oggi è sempre presente. Giannini mi ha insegnato tante cose. Era il mio idolo. Mazzone? Per me è stato un secondo padre. Il mio primo scudetto con la Roma non lo scorderò mai. Una gioia indescrivibile che spero di ripetere. I tifosi della Roma solo a guardarli ti mettono i brividi. Essere tifoso della Roma è un orgoglio».

Il capitano della Roma ha parlato della sua famiglia: «Il matrimonio con Ilary è stato uno dei giorni più belli della mia vita. Lei mi fa stare bene, mi ha dato due gioielli. I miei figli sono la mia vita, farei di tutto per loro. Il gol a pallonetto a Milano contro l'Inter? Non so se è il più bello della mia carriera, sono indeciso... Anche aver vinto al Bernabeu, con la maglia della Roma e con un mio gol credo sia il sogno di qualsiasi giocatore...». 

Totti parla anche di Franco Sensi: «Una persona stupenda che mi ha dato il cuore, l'anima. Figura troppo importante per me. È grazie a lui se sono rimasto a Roma. Bianchi gli disse: "O Totti o me", scelse me. Se fossi andato a Genova, non sarei più tornato. Montella? Per me diventerà uno dei più grandi allenatori in Europa. De Rossi è un mio amico, abbiamo condiviso tanti momenti insieme. Fiero che possa essere lui il futuro capitano, anzi è già capitano anche se non porta la fascia. Il cucchiaio a Euro 2000? Ogni volta che lo rivedo non riesco a capire se ero matto o meno... Il rigore contro l'Australia? Un pezzo importante dei Mondiali. Se non avessi segnato di sicuro non saremmo passati. Diventare campione del Mondo è il sogno di qualsiasi giocatore».

Su Buffon parole al miele: «E' uno dei pochi amici che ho nel calcio. Ho sempre sperato di giocarci insieme anche nella Roma. Cassano? E' un matto ma anche uno dei giocatori più forti al mondo. Purtroppo la testa l'ha condizionato. Maradona è stato il giocatore più forte della storia del calcio. Garcia per me è un grande. È riuscito subito ad entrare nell'ottica del calcio italiano, mentalmente ha un altro passo e ti fa stare bene. Pallotta? E' un personaggio grandioso. È un tuttofare, segue tutto. È giovanile, disponibile, farà grande la Roma. Il nuovo stadio? Solo a vederlo ti vengono i brividi. Spero di riuscire a giocarci», ha concluso Totti. 

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