GARCIA E IL MONDIALE - Nel descrivere il tecnico Rudi Garcia, poi, l'attaccante ivoriano usa parole dolci. "È l'allenatore perfetto per la squadra, è bravo a dare fiducia ad ogni giocatore mettendo ognuno nel suo ruolo e sa coinvolgere tutti nel progetto - sottolinea Gervinho - Con lui tutti hanno giocato almeno 5 minuti, è vero ci sono i titolari, quelli che ci sono sempre, ma tutti hanno sempre una chance con lui". Chance che Gervinho spera di giocarsi al meglio per arrivare al top della forma in estate, quando dovrà partire per il Brasile con la sua nazionale. "Il Mondiale significa tanto per me, sarà la mia seconda partecipazione, la prima è stata in Sudafrica - ricorda - È stata molto importante per me e per la Costa d'Avorio ottenere la qualificazione, personalmente la vedo come una grandissima sfida che mi attende e so che per la mia nazionale sarà un torneo molto duro ma ha già significato tanto qualificarci ed esserci". In conclusione, il giocatore della Roma si sofferma sul proprio paese, esprimendo il desiderio di vedere al più presto regnare la pace: "La vera piaga da combattere e da cancellare in Africa è la guerra. Bisogna cambiare, pensare ad una riconciliazione, dobbiamo dare anche in occasione dei mondiali un'immagine di pace e riconciliazione in tutto il Mondo. Credo in definitiva che quello di cui ha bisogno l'Africa è proprio la pace".
GARCIA E IL MONDIALE - Nel descrivere il tecnico Rudi Garcia, poi, l'attaccante ivoriano usa parole dolci. "È l'allenatore perfetto per la squadra, è bravo a dare fiducia ad ogni giocatore mettendo ognuno nel suo ruolo e sa coinvolgere tutti nel progetto - sottolinea Gervinho - Con lui tutti hanno giocato almeno 5 minuti, è vero ci sono i titolari, quelli che ci sono sempre, ma tutti hanno sempre una chance con lui". Chance che Gervinho spera di giocarsi al meglio per arrivare al top della forma in estate, quando dovrà partire per il Brasile con la sua nazionale. "Il Mondiale significa tanto per me, sarà la mia seconda partecipazione, la prima è stata in Sudafrica - ricorda - È stata molto importante per me e per la Costa d'Avorio ottenere la qualificazione, personalmente la vedo come una grandissima sfida che mi attende e so che per la mia nazionale sarà un torneo molto duro ma ha già significato tanto qualificarci ed esserci". In conclusione, il giocatore della Roma si sofferma sul proprio paese, esprimendo il desiderio di vedere al più presto regnare la pace: "La vera piaga da combattere e da cancellare in Africa è la guerra. Bisogna cambiare, pensare ad una riconciliazione, dobbiamo dare anche in occasione dei mondiali un'immagine di pace e riconciliazione in tutto il Mondo. Credo in definitiva che quello di cui ha bisogno l'Africa è proprio la pace".