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Ondrejka, da oggetto misterioso al gol all'Inter. È l'uomo salvezza Parma?

Ondrejka, da oggetto misterioso al gol all'Inter. È l'uomo salvezza Parma? LAPRESSE
L'esterno 2002 ha, finalmente, dimostrato perché i ducali avevano deciso durante la finestra di mercato di gennaio di investire ben 7 milioni di euro per accaparrarselo

Altro che oggetto misterioso. Jacob Ondrejka sabato al Tardini ha, finalmente, dimostrato perché il Parma aveva deciso durante la finestra di mercato di gennaio di investire ben 7 milioni di euro per accaparrarselo. L’esterno classe 2002 col suo ingresso in campo durante il secondo il tempo ha cambiato, letteralmente, l’inerzia della gara contro la capolista Inter. I nerazzurri, infatti, erano in vantaggio 2-0 e si sono fatti raggiungere sul 2-2 proprio a causa dell’ex Anversa, che prima ha propiziato il dimezzamento dello svantaggio da parte di Bernabè per poi realizzare il suo primo gol in Serie A. Una rete che ha permesso alla formazione di Cristian Chivu di acciuffare il 2-2 e conquistare così un punto prezioso nella lotta salvezza.  

Il paragone con Brolin

La permanenza in A va centrata a ogni costo e il classe 2002 può rivelarsi un’arma in più nel finale di stagione per la squadra più giovane del campionato italiano (la rosa vanta un’età-media di 22 anni e 9 mesi). E pensare che prima di Parma-Inter Ondrejka aveva totalizzato appena 89 minuti in campo in due mesi e mezzo italiani. Poco male, Jacob non si è mai dato per vinto e ha continuato a lavorare in silenzio in attesa di un’occasione. Quella arrivata puntuale al cospetto di una corazzata come quella allenata da Simone Inzaghi. Non poteva esserci vetrina migliore per lo svedese per brillare e mettersi in mostra. Lanciato dall’ex centrocampista del Milan Mark Van Bommel all’Anversa, l’esterno d’attacco parmigiano si ispira a un totem come Zlatan Ibrahimovic anche se è stato un altro suo connazionale a consigliargli l’approdo dalle parti di Collecchio. Quel Thomas Brolin, autentica leggenda della formazione gialloblù, e al quale in molti l’hanno già paragonato. La stella del Parma targato Scala pubblicamente gli ha fatto l’in bocca al lupo, quando Jacob ha firmato con la società del Presidente Krause, vaticinandogli al tempo stesso un grande futuro. La speranza in casa ducale è che possa anche lui scrivere un pezzo di storia del club come accaduto al suo predecessore negli anni Novanta. All’epoca c’erano trofei da vincere, stavolta basterebbe qualche altro gol-salvezza ai tifosi parmensi per eleggere Ondrejka a loro beniamino. La Fiorentina, avversaria domenica al Franchi, è avvisata: questo Parma adesso può contare una risorsa in più. E chissà che in Toscana Jacob non possa stabilire il suo primato di minuti in una singola gara di Serie A (al massimo finora ne ha giocati 36).

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