PARMA - Un trasformismo figlio dell'emergenza (infortuni), di una rosa corta e di scelte mirate. Un insieme di motivi per spiegare il primato stagionale che il Parma condivide con il Napoli: 25 formazioni differenti in 25 partite di campionato. Un record destinato a crescere e a raggiungere cifre più corpose, perché fino al 2 agosto il calendario è un ulteriore incentivo al turnover (forzato). E per una squadra come il Parma, alla lunga, potrebbe essere un grosso problema, sebbene sia abituato a fronteggiare le emergenze in tutti i reparti, dal portiere all'attaccante. A proposito di attaccanti, o meglio, di punte di ruolo: al momento in rosa l'unico disponibile è Cornelius, oltre al giovane Adorante (nessuna presenza e solo 6 volte in panchina).

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Discorso a parte per Inglese che dovrebbe tornare ad allenarsi nell'arco di una settimana, ma difficilmente potrà essere arruolabile prima della fine del campionato. Quindi, ad oggi l’unica punta disponibile è il danese Cornelius, oltre agli "adattati" Caprari, Kucka e Kulusevski che all'occorrenza possono ricoprire il ruolo di prima punta nel 4-3-3 del tecnico abruzzese; situazioni già provate nei mesi scorsi, tranne Caprari che da gennaio ad oggi ha collezionato appena 3 presenze per un totale di 117 minuti. L’ultima settimana di allenamenti, prima del tour de force, sarà fondamentale per capire in che modo e con quali uomini D’Aversa affronterà la trasferta di Torino.

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