Arrabbiato a fine? No, solo stressato
"Stressato, non arrabbiato. Queste sono partite che alla fine ti finiscono perché sai e riconosci l'importanza. Sai che stando 1-0 può accadere di tutto.Pareggiare o vincere oggi ci cambiava la vita. Io sono andato via. Sono entrato nello spogliatoio perché volevo un attimo scaricare tutta l'adrenalina che c'avevo. Poi nello spogliatoio ho ringraziato i ragazzi".
Su Olivera e Lobotka
"È un ragazzo che aveva già interpretato questo ruolo nella nazionale dell'Uruguay. All'occorrenza gli fanno fare questo ruolo. Ha fatto l'ultima Coppa America quasi tutta da centrale. Però anche il nazionale gioca in maniera diversa rispetto a noi. C'è un'organizzazione diversa. Questa era la seconda settimana che ci abbiamo lavorato. Ha avuto delle risposte importanti. Sono partite che ci vuole anche un po' di esperienza in queste situazioni. Avevo anche Rafa Marin, che è un ragazzo che a Monza comunque ha fatto bene. L'ho fatto entrare anche contro il Torino. Però adesso siamo in un punto del campionato dove bisogna anche avere quella giusta esperienza e cercare di sopperire all'emergenza. Perché poi alla fine nessuno ne parla. Noi non ne vogliamo parlare. Neres è fuori. Buongiorno è fuori. Il sostituto di buongiorno, Juan Jesus, è fuori. Oggi si è fatto male Lobo. Mi auguro che possa recuperare. Perché comunque stiamo continuando a perdere pezzi. Però non molliamo. Questa è la dote principale di questa squadra. Chi è chiamato risponde alla grande perché ha lavorato in una maniera giusta sia dal punto di vista tecnico-tattico, come se fosse un titolare, sia dal punto di vista fisico. Quindi stiamo sul pezzo e vogliamo continuare a arrivare fino alla fine".
Scudetto capolavoro?
"Non parliamo di cose che in questo momento non abbiamo. Me l'ha insegnata la mia carriera. Ripeto, io ho perso degli scudetti e ho vinto degli scudetti anche all'ultima giornata. E devo dire che ho l'esperienza giusta per far capire ai ragazzi l'importanza. Perché poi c'è un dato di fatto. Che chi vince scrive la storia. Gli altri al massimo la vanno a leggere. Questa è la verità. I ragazzi lo devono sapere. Non si ricorderà nessuno eventualmente. Se arriviamo secondi. Se abbiamo fatto un campionato bello, straordinario e tutto. Però la storia va scritta. Va scritta solo in una maniera. Vincendo".