È il solito Antonio Conte, nel bene e nel male. A giocarsi lo Scudetto contro l'Inter semifinalista di Champions League e a farsi sentire con la propria società, come ha sempre fatto in carriera senza tirarsi indietro. Chiunque conosca un minimo la storia del tecnico leccese sa bene quanto chiede a sé stesso in primis e poi a chiunque lavori al suo fianco. La sfuriata dopo il successo del Napoli a Monza è infatti solo l'ultima di una lunga serie che parte dalla sua esperienza in Serie B alla guida del Bari prima e del Siena poi senza mai dimenticare gli anni alla Juve, al Tottenham, e all'Inter.