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Napoli, De Laurentiis: "Scontri? Sono delinquenti, serve la legge Thatcher"

Dalla festa scudetto al caro biglietti fino all'adeguamento di Kvaratskhelia: le parole del numero uno degli azzurri al convegno organizzato al Coni 

Nonostante il netto ko contro il Milan (4-0), a Napoli è iniziato il conto alla rovescia per festeggiare il terzo scudetto della storia del club. Gli azzurri di Luciano Spalletti, a dieci turni dalla fine del campionato, hanno 16 punti in più della Lazio, prima inseguitrice a quota 55. Con 23 vittorie, due pareggi (Fiorentina fuori casa e Lecce al Maradona) e sole tre sconfitte (al Meazza contro l'Inter e in casa contro Lazio e Milan), Osimhen e compagni stanno facendo registrare numeri impressionanti (sfumato però il record di 102 punti della Juventus 2013-14 di Antonio Conte). Il numero uno del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, ha affrontato diversi temi nel corso del proprio intervento al convegno "Verso lo stadio del futuro" organizzato dalla Serie A al Coni.

La battuta d'arresto col Milan la preoccupa?

"Assolutamente no. Nella vita, come nel calcio, si vince, si perde e si pareggia. Poi bisogna vedere quali sono i risultati finali".

La Procura di Napoli che ha aperto un fascicolo sui fatti della Curva?

"Questa è una storia che dura da 50 anni. Finché non si prende la legge della Thatcher e mutuandola la si mette in Italia, avremo sempre questi problemi. Quelli non sono veri tifosi, sono delinquenti ai quali si permette di andare allo stadio e mortificare i veri tifosi e le famiglie con degli episodi che sono davanti agli occhi di tutti".

Teme disordini per la festa Scudetto?

"Mi auguro di no... Anche perché la festa Scudetto avverrà allo stadio, quindi allo stadio non ci possono essere dei disordini. Abbiamo la fortuna di avere un signor questore e un signor prefetto, con tutte le precauzioni possibili... Poi perché parlare di festa Scudetto? Magari ci portiamo iella da soli, a furia di parlare di scudetto poi alla fine questo scudetto si ammoscia... Poi nel caso servirà vedere quando, se uno lo dovesse vincere anzitempo la celebrazione arriverà man mano. I napoletani stanno già festeggiando e io sono preoccupato, essendo estremamente scaramantico... Mi sembra un po' una follia tutto ciò ma fa parte del colore napoletano al quale fin da bambino sono stato abituato".

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