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Napoli-Milan, Spalletti: "Il contratto? Penso solo ai risultati"

ANSA

Il tecnico degli azzurri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match con i rossoneri di Pioli: tutte le dichiarazioni

Spalletti, Napoli e il contratto

"I rientri dalle nazionali? Spesso tornano stanchi o infortunati. Io non posso far altro che raccomandarmi, ricordando il periodo che ci ritroveremo davanti al ritorno, e lo faccio sistematicamente. Ma non possiamo poi che prenderne atto della loro condizione di forma in base alle partite giocate. Ma succede a tutti. Sono diventato napoletano in due anni? Io alle 7 prendo Ciro e vado a fare colazione, capisco la metà delle cose in napoletano ma posso migliorare la lingua che è bellissima. Mi piacerebbe parlare il napoletano. Diventa facile assorbire tutto questo amore quando uno entra in questa città, i napoletani sanno riconoscere chi si impegna e ti rimbalzano tutto il loro amore per ringraziarti. A volte ci penso, mi sembra di non essere un allenatore ma uno a cui piace fare l'allenatore, mi impegno al massimo e ci sono dei posti dove questo viene riconosciuto più di altri perché sono più sensibili. Come ho già detto al Premio Bearzot... che ho fatto vedere alla squadra ringraziandola perché il merito è loro, la città è così bella da impazzire con questi ricami, ma se uno si lascia coinvolgere in questi pre-festeggiamenti poi può essere meno attento. Sul contratto io ho qualcosa davanti che è determinante per la città, tutte le attenzioni sono lì, altrimenti sarei meno napoletano. Non disperdo energie in nessun altro pensiero. Poi credo che la società abbia la possibilità di prolungare il contratto, per cui di cosa si parla? Qualcosa che non fa parte di questa conferenza. Il presidente ha l'opzione... ma a me non interessa niente del contratto! Penso solo ai risultati e spero i giocatori facciano lo stesso. Parlare dei prossimi contratti serve a creare confusione: glielo ridico. Lei ci torna, è comodo per lei. Pure sui giocatori, rinnovi, adeguamenti, si rischia di fare confusione sulla vita attuale: deve esserci un solo pensiero, questo risultato ed i tifosi sanno quant'è importante!".

Spalletti sul recupero di Osimhen, il campionato del Napoli e Elmas

"Osimhen torna per la Champions? Siamo quasi convinti di sì, ma c'è da vedere il percorso. Però per quello che ci ha detto il medico e le sue capacità di recupero siamo fiduciosi. Napoli imbattibile? Non esistono squadre perfette, tutte si possono battere, poi chi ha vinto meno è stimolato dal voler battere chi ha vinto quasi sempre. Sono convinto che la nostra squadra ha fatto un bel percorso, bisognerebbe rivedere i punti dell'anno scorso, se sono state mediocri le inseguitrici o se ha fatto un bel percorso chi è in testa. L'anno scorso c'erano 4-5 punti dalla seconda, se ora ce ne sono 20 non è perché hanno fatto peggio le altre come dite ma perché la nostra ha fatto qualcosa di straordinario. Non ci togliete quello che ci meritiamo, carta canta. Il percorso è straordinario. Una parte della tifoseria canterà fuori e resterà in silenzio dentro? Quello che abbiamo fatto, l'abbiamo fatto con tutte le componenti vicine alla squadra. Anche il pubblico è stato importante, quando una di queste viene a mancare se non riusciamo a dare tutti di più, siamo penalizzati. Io apprezzo i sacrifici che vengono fatti per comprare i biglietti, capisco sia difficile, ma in questa contrapposizione chi ci rimette è la squadra, si va contro la squadra che non può avere quel pezzetto di contributo da quella parte. Le due curve in silenzio sono importanti quasi quanto la mancanza di Osimhen, ci penalizza quasi allo stesso modo, per me non è giusto, poi non entro nel merito perché faccio un altro lavoro. Ma sicuramente non si penalizza la squadra, ringraziando sempre per i soldi spesi perché i biglietti ovviamente costano. Elmas? Abbiamo anche altri a destra, ma pure lui ogni volta... io farei un discorso differente, quando si gioca nel reparto offensivo di una squadra moderna e di rango bisogna che gli attaccanti sappiano comportarsi in un certo modo, altrimenti si punta a risultati differenti. Sul gol all'Atalanta si mette in risalto Kvara, però si è recuperato un pallone mentre loro costruivano agevolmente, se gliela prendi sei in porta con due passaggi. Non c'è bisogno di una lunga costruzione. Il calciatore moderno sa fare più ruoli, spesso abbiamo citato Di Lorenzo, il difensore deve saper attaccare lo spazio, l'attaccante deve saper difendere, sono cose che fanno il calciatore internazionale. Pure un solo rientro dà meno ampiezza a chi la deve recuperare, permette al compagno di aggredire", conclude Spalletti.

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