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Sampdoria-Napoli, Spalletti: "Un minuto di silenzio per Vialli e Mihajlovic"

Ecco le parole del tecnico degli azzurri nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i blucerchiati di Dejan Stankovic

Dopo il primo ko stagionale in gare ufficiali contro l'Inter (1-0 firmato Edin Dzeko), il Napoli deve subito rialzarsi nel match della 17ª giornata del campionato di Serie A contro la Sampdoria. Mentre per la squadra di Spalletti il ritorno in campo dopo 52 giorni di stop per i Mondiali di Qatar 2022 è coinciso con una sconfitta, i blucerchiati sono tornati a sorridere conquistando la seconda vittoria in campionato. La squadra di Dejan Stankovic ha infatti superato in trasferta il Sassuolo per 2-1 grazie alle reti di Gabbiadini e Augello. Le uniche due affermazioni dei liguri sono arrivate lontano dal Ferraris - il primo successo era infatti arrivato sul campo della Cremonese -. Intanto Luciano Spalletti, nella conferenza stampa della vigilia, ha presentato così la gara contro la Sampdoria in programma domenica alle 18 osservando anche un minuto di silenzio per la scomparsa di Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic: "Con la squadra, prima di iniziare l'allenamento, abbiamo pensato a come partecipare al ricordo di Vialli e Mihajlovic, non ci fu conferenza stampa quando è scomparso Sinisa e li uniamo entrambi i ricordi in un minuto di raccoglimento".

Prende subito la parola l'allenatore di Certaldo senza aspettare la prima domanda dei giornalisti presenti in sala stampa: "Non vi faccio buttar via una domanda e comincio col ricordo di Gianluca: il ricordo personale che lo rappresenta è nella stagione '85, a Chiavari, era la Sampdoria sua e di Mancini e si usava fare amichevoli perché non c'erano tutti questi infrasettimanali e su un lancio mi trovai a correre su di lui, fece 20 metri all'indietro per rialzarmi e tirarmi su, già lì si vedeva molto bene da giovane la capacità di essere un leader, senza farlo mai pesare a nessuno, è stato un uomo di grande carisma, precursore di grandi idee, visioni, in campo e fuori, me lo ricordo sempre nella Juve ed è stato tra i primi a pressare alto ed in quel momento non si usava molto. È uno dei primi usciti dall'Italia che s'è fatto valere in Premier, facendo poi anche l'allenatore, il commentatore, ricordo benissimo a Sky la sua competenza ed il rispetto di tutti, una grandezza in campo e nella vita edha speso tutto se stesso per noi perché l'abbiamo visto anche nell'ultimo Mondiale dare consigli a tutti nonostante la sua condizione. Ci ha dato insegnamenti e abbiamo imparato molto da lui, grazie Gianluca".

Cosa ha imparato il Napoli da Milano? Vedremo uomini diversi domani?

"Abbiamo imparato che potevamo avere 8 punti di vantaggio e ne abbiamo soltanto 5 (ride, ndr). È giusto ciò che dicono tutti, una sconfitta ci può stare. il nostro campionato è positivo, abbiamo fatto bene, ma la verità è che a noi ci girano le scatole e devono girarci, non abbiamo fatto quello che avremmo voluto fare e noi non vogliamo accontentarci della classifica e del vantaggio che c'è tra noi e le altre. Noi vogliamo giocare anche le gare difficili contro squadre allestite per vincere lo scudetto con la stessa voglia delle altre giocate per fare risultato pieno, ma in quest'ultima non lo abbiamo fatto. Sulle scelte non è che arrivano ora per la prestazione, ma erano già state un po' previste prima di Milano. Si va a fare delle valutazioni perché ci saranno 3-4 cambiamenti, come giusto che sia".

Sulla personalità

"Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, Osimhen che è un leader nel modo di saltare addosso all'avversario perché ci va con quella ferocia e determinazione, sono calciatori forti anche nel carattere come Elmas, altri più taciturni e più buoni che prendono le stecche senza protestare, ma sono calciatori forti che hanno la stoffa del calciatore forte caratterialmente e leader".

Quanto è un fattore ricominciare con avversari che hanno moduli e caratteristiche simili?

"Sì, ci sono sistemi di gioco in base alle caratteristiche. Noi abbiamo delle complicazioni, come le hanno loro sul 4-3-3, dipende come si va ad incastrarsi nelle contrapposizione. Anche a Milano, loro ti danno quello spazio lì sui terzini e devi essere bravo a scavare dentro la difesa e devono scegliere se far uscire il quinto o meno e si aprono degli spazi, ma l'abbiamo fatto al di sotto delle nostre possibilità, ma non abbiamo fatto male al di là di quelle 2 occasioni all'inizio in cui abbiamo sbagliato noi in costruzione, poi abbiamo avuto delle circostanze in area nonostante loro l'abbiano affollata molto. Dovremo migliorare nelle prossime partite, ma non sarà una delle più facili al di là del modulo perché loro erano in difficoltà ma hanno fatto una buonissima partita. Noi stavamo facendo bene e abbiamo fatto una partita al di sotto delle nostre possibilità pertanto troveremo un ambiente particolare per l'ultima gara e per queste situazioni che sono accadute".

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