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Napoli, Sarri: «Scudetto? Pochissime chance, la Juventus è davanti»

Il tecnico dopo l'1-0 all'Allianz: «Il dito medio? A chi ci sputava e insultava...». Koulibaly: «Vogliamo vincere tutte le partite»

TORINO - «Se credo allo scudetto? Io per ora mi sono divertito, abbiamo fatto felice una tifoseria straordinaria come la nostra. Poi la Juventus è ancora davanti e non cambia quasi niente. Dobbiamo pensare solo alla partita di Firenze, la Juventus è davanti e le possibilità sono pochissime». Lo dice il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, commentando ai microfoni di Premium Sport il successo in casa della Juventus che porta gli azzurri a un solo punto di distacco dalla vetta. «Se è stata la partita perfetta? No, perché se riuscivamo ad alzare i ritmi nel secondo tempo potevamo venirne a capo prima - replica il tecnico toscano -. È stata un'ottima partita perché voler fare la gara e mettere la Juventus in condizione di giocare in ripartenza è difficile per tutti: non abbiamo concesso niente, tranne che sulle palle ferme. La vittoria penso sia una logica conseguenza di questo».

«Se siamo riusciti a prendere il Palazzo? Questo presuppone che la Juve sia il potere, e questa è un'affermazione vostra...È una squadra che da sei anni vince lo scudetto, rappresenta il potere tecnico. Secondo me ha anche qualche altro potere, ma è una mia opinione personale. La Juventus è una squadra forte, quando la si batte è una grande soddisfazione. Vincere qui è stupendo, so che soddisfazione darà ai nostri tifosi, una soddisfazione enorme, ma dobbiamo essere anche lucidi nel dire che è una soddisfazione singola. Per tutto il resto cambia poco. Cambiare modulo? Io ascolto solo l'opinione di mio nipote...- replica Sarri -. Mi sembrava una bestemmia cambiare un calcio che ci ha portato qui, a questo livello. Era inaudito pensare di cambiare in avvio. C'era una mezza intenzione di cambiare negli ultimi 20-25 minuti, ma la loro grande intensità a centrocampo ci ha sconsigliato di fare qualcosa che avrebbe potuto metterci in inferiorità in mezzo al campo».

«Il mio gestaccio? I tifosi bianconeri non c'entrano niente, ho risposto a chi ci sputava e ci insultava perché napoletani. Mai mi permetterei di fare un gesto o dire una parola contro una persona perché è un tifoso della Juventus, non c'entra assolutamente niente - aggiunge l'allenatore toscano -. Il 99% di loro ci ha accolto bene, uno era persino con noi in hotel e scherzava con noi. Ho risposto a questo gruppetto che ci ha insultato e sputato perché napoletani».

in collaborazione con Italpress

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