MILANO - «Non voglio più parlare della Juventus». Alla seconda domanda sui bianconeri, da oggi primi in classifica, Maurizio Sarri abbandona la postazione di Premium Sport e se ne va un minuto prima della scadenza degli otto previsti dalla Lega per le "flash interview", le interviste post partita per le tv nazionali. «Sono contento di ciò che ha fatto la mia squadra a San Siro, imponendo il proprio gioco in uno stadio importante contro un'ottima squadra come l'Inter. Abdicare? Non mi sembra che il Napoli visto contro l'Inter abbia abdicato - risponde piccato il tecnico -, non abbiamo concesso nulla e abbiamo sbagliato un paio di rigore in movimento. Poi è normale che se la Juventus dovesse vincere tutte le partite non potremo che farle i complimenti. Noi non siamo la squadra più forte e più ricca del campionato».  

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L'IMPEGNO - «Noi dobbiamo fare il 101%, se poi gli avversari fanno 105 punti è merito loro - continua Sarri a Sky, riprendendo il discorso sulla lotta scudetto -. Che la Juve sia forte lo dice la classifica da 7 anni. E' forte come il Bayern in Germania, il Psg in Francia, il Barça e il Real in Spagna. Se il campionato è vivo è merito nostro».