Go home. Con la coreografia umana inscenata nell'ultima di campionato, la tifoseria milanista aveva invitato Cardinale a tornare a casa. Per tutta risposta, il proprietario del Milan ha riportato a casa Massimiliano Allegri, l'uomo del diciottesimo scudetto e di una Supercoppa, convinto che questa scelta possa tacitare la rivolta di una base comprensibilmente infuriata dalla "stagione fallimentare" (Furlani dixit). Non basta e non basterà, se ad Allegri non verrà messo a disposizione un organico competitivo per arrivare sino in fondo sia in campionato sia in Coppa Italia.
Reijnders il primo esame da superare
Il primo esame finestra di RedBird e per il neo ds Tare riguarda Reijnders, il pezzo da novanta corteggiato dal City. Dall'incontro odierno fra i due club non è scaturita una decisione definitiva, ma il potere d'acquisto dei Citizens è molto consistente, eufemisticamente parlando. Guardiola vorrebbe subito il nazionale olandese per schierarlo nel Mondiale per club, nell'intento di lasciarsi alle spalle il terzo posto in Premier e l'eliminazione nei playoff della Champions per mano del Real. Il Milan si fa forte del contratto di Reijnders, rinnovato sino al 2030 e parte da una base di 70 milioni. Di fronte a questa richiesta, il City non ha fatto una piega, com'era facilmente immaginabile trattandosi di un club il cui valore è stimato attorno ai 4,73 miliardi di euro, ha un brand quotato 1,32 miliardi e vanta ricavi per 826 milioni di euro.Trattenere Reijnders non sarà fu un'impresa facile. Anche Allegri lo sa.