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Theo Hernandez e Leao: Roma vale una rivincita

Theo Hernandez e Leao: Roma vale una rivincita Getty Images
Dal mancato cooling break alla possibilità di alzare un trofeo: che storia si consuma all’Olimpico

MILANO - Una delle foto che rimarranno attaccate nell’album della travagliata stagione 2024-25 del Milan è certamente quella del cooling break di Lazio-Milan dello scorso 31 agosto, quando Theo Hernandez e Rafael Leao non si avvicinarono alla panchina di Paulo Fonseca mentre il resto della squadra li invitava a farlo. Era un momento delicato della partita, il Milan aveva appena segnato il gol del pareggio proprio con il portoghese, che così come l’altro componente della Theao, era stato messo in panchina da Fonseca. Erano settimane caldissime all’interno di Milanello, con i rapporti tra Leao e l’allora allenatore che non erano mai decollati così come quello tra Theo e Fonseca. Quella partita finì 2-2, sotto gli occhi di Gerry Cardinale (alla sua penultima apparizione pubblica al seguito della squadra, l’ultima risale a Milan-Venezia 4-0 del 14 settembre) ma l’immagine dei due “ammutinati” fecero il giro del mondo e diedero vita ad una serie di polemiche che non si fermarono al netto di quelle che sarebbero poi state le dichiarazioni di circostanza di Theo Hernandez nel post gara e il tentativo di Furlani, di qualche giorno dopo, di stigmatizzare l’accaduto.

La rivincita di Theo e Leao

Da quella partita, il Milan non è più tornato all’Olimpico visto che il calendario asimmetrico ha previsto la trasferta con la Roma per domenica 18 maggio. Lo faranno mercoledì sera, ma questa volta saranno titolari nel 3-4-2-1 di Sergio Conceiçao e accanto a loro, quando entreranno in campo, ci sarà la Coppa Italia a guardarli. Per loro due, quella di dopodomani, potrebbe essere la chance di chiudere per la prima volta in carriera il loro personalissimo tris di trofei domestici in Italia, avendo già messo nella bacheca lo scudetto del 2022 e la Supercoppa 2024. In entrambe le situazioni, sia Theo Hernandez sia Rafa Leao furono grandi protagonisti, con le loro firme che campeggiano in maniera importante sugli ultimi due trofei che hanno trovato domicilio nel museo di Casa Milan. E poi, per quanto concerne il terzino francese, dopo la finale si apriranno settimane importanti per il suo futuro. La sensazione è che la gestione del suo rinnovo di contratto si sia arenata, con il Milan che non rinnovandolo prima ha perso potere economico sul suo cartellino e ora rischia due strade: la prima è quella che arrivino delle offerte al ribasso (tipo quella del Como a gennaio) ma che non siano gradite a Theo (che in caso di partenza, vorrebbe una big). L’altra, che ricorda dinamiche spesso contestate a Maldini e Massara, sarebbe quella di veder arrivare Theo Hernandez a scadenza di contratto il 30 giugno 2026 senza poterci ricavare nulla. E anche su Maignan la situazione è in standby, nonostante un accordo verbale per un triennale fino al 30 giugno 2028. De Gea e Svilar, che vanno a scadenza, due possibili nomi in caso di cessione dell’attuale capitano.  

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