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Milan, svolta Leao: la panchina è un lusso insostenibile

Milan, svolta Leao: la panchina è un lusso insostenibile AC Milan via Getty Images
Sembrava idillio con Conceiçao dopo la Supercoppa, poi il dentro e fuori. Partirà titolare nel derby di Coppa Italia

MILANO - Basta panchine. Almeno adesso che di partite ne mancano solo dieci, undici... la speranza a Casa Milan. Rafael Leao, con tutti i suoi difetti, non può più essere escluso dalla formazione di partenza rossonera, soprattutto in favore di un Joao Felix, in prestito secco e destinato a tornare al Chelsea, avvitatosi su stesso dopo un avvio brillante. Leao e il suo rendimento sono - insieme a Theo Hernandez - il tema di maggiore discussione intorno al pianeta Milan da anni. La mancata continuità di Rafa è argomento di tendenza dall’estate del 2022, dopo la vittoria dello scudetto con il portoghese eletto “mvp”. Da lì sembrava che Leao potesse spiccare il volo verso i pianeti alti del calcio europeo, invece è rimasto a cullarsi sui propri strappi. Anche in questa stagione è stato croce e delizia. Ha fatto fatica a legare con Fonseca, meglio è andata con Conceiçao non fosse altro perché la prima partita giocata insieme è stata la finale di Supercoppa italiana a Riad con Rafa, reduce da un problema muscolare, subentrato al 6’ della ripresa e capace di entrare nelle tre azioni che permisero ai rossoneri di ribaltare il 2-0 dell’Inter, portandosi a casa il trofeo. Dopo quei 45 minuti in campo, il tecnico non usò giri di parole, definendo Leao "un fenomeno, per me è uno dei migliori del mondo".  

Dall'idillio con Conceicao alla panchina

Sembrava l’inizio di un idillio, invece, forse proprio ispirato da quell’ingresso in campo, Conceiçao ci ha preso gusto a escludere ogni tanto Leao. Anche perché il connazionale fra gennaio e febbraio non ha combinato molto per fargli cambiare idea: bene da titolare a Como e col Girona (gol in entrambe le occasioni); sufficiente contro Inter, Roma (Coppa Italia) e Bologna; male in tutte le altre partite. Invece, quando è subentrato a Empoli, ha segnato un gol e col Verona ha servito un assist decisivo. Il teorema sembrava dunque vincente. A inizio marzo Leao è partito titolare con la Lazio (prestazione anonima e rossoneri ko), quindi a Lecce è tornato in panchina, travolgendo i salentini nella ripresa quando, ancora una volta il Milan, è passato da essere sotto per 2-0 a vincere per 3-2. Col Como altra titolarità senza incidere e quindi ecco la gara di Napoli, con Rafa decisivo nello scuotere il Diavolo nei secondi 45 minuti.

Leao: le cifre della stagione

Numeri alla mano, Leao nelle ultime otto gare di campionato, quattro volte è partito dalla panchina e, quando è entrato, ha sempre fatto bene. Nonostante questo, però, va sottolineato come il titolare scelto al suo posto raramente abbia convinto. Conceiçao ha spiegato di non aver impiegato Leao al Maradona sia perché aveva un fastidio alla coscia (però dal 15' del primo tempo ha iniziato a scaldarsi...), ma anche che aveva preparato la gara senza di lui, forse per preservarlo per il derby di domani. Se è vero che Leao da titolare spesso in questo 2025 non ha lasciato il segno, il portoghese rimane però il vero giocatore capace di cambiare passo al Milan, di creare dal nulla un’occasione da gol, di scombinare i piani degli avversari. Un Milan che, risultati alla mano, non può più permettersi di farne a meno. E pazienza se per 70 minuti lo si vedrà poco coinvolto nel gioco. Questo è Leao, verrebbe da dire, ormai da sempre, però se il Milan vuole provare a togliersi le ultime soddisfazioni di questa stagione - leggi Coppa Italia - ha bisogno di lui. 

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