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Milan, Paratici si porta Conte. E con Marotta derby bianconero. Ma Allegri...

Dopo Juventus e Tottenham, i due potrebbero ritrovarsi in rossonero. Con l'ex ad oggi presidente sull'altra sponda di Milano

Fine maggio 2011, dopo una stagione di apprendistato alla Juventus e la scelta di un tecnico come Gigi Delneri che non pagò, Fabio Paratici, allora ds bianconero, appoggiò la decisione del presidente Andrea Agnelli di affidare la panchina ad Antonio Conte e arrivarono tre scudetti. Giugno 2021, Paratici un mese dopo aver lasciato la Juventus, diventò il direttore generale del Tottenham e diede l’ok al presidente Levy che aveva scommesso sul portoghese Espirito Santo come allenatore. Esperienza non brillante, tant’è che il 2 novembre Paratici portò a Londra proprio Conte che conquistò il quarto posto, restando poi in carica fino al marzo 2023, quando rescisse il contratto dopo un’annata complicata sotto l’aspetto sportivo, ma anche personale. Primavera-estate 2025: Paratici potrebbe diventare il nuovo direttore sportivo del Milan e ovviamente avrebbe un obiettivo più di altri in cima alla sua lista per il ruolo di allenatore, Antonio Conte.

Paratici punta su Conte

Quando ha costruito una squadra, Paratici ha puntato su di lui. E anche di questo ha parlato lunedì con l’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani. Chiaramente l'ex uomo mercato di Juventus e Tottenham ha illustrato le sue idee per il domani del club rossonero e fra queste c’è anche il profilo di colui che sarebbe considerato il tecnico ideale per un progetto di ripartenza. Chiaramente ci sono dei grossi “se” sulla strada. Il primo è capire se Furlani stringerà la mano proprio a Paratici. L’ad rossonero adesso avrà nuovi colloqui con altri candidati - Igli Tare su tutti, quindi Tony D’Amico e possibili outsider stranieri - e la decisione definitiva dovrebbe arrivare dopo Pasqua (20 aprile). Il secondo “se” riguarda chiaramente Conte. Il tecnico salentino nelle scorse settimane ha respinto i rumor che lo vorrebbero in allontanamento dal Napoli per un malumore crescente dopo il mercato di gennaio, nel quale ha perso Kvaratskhelia senza ottenere rinforzi da scudetto. Ma qualcosa sottotraccia si muove. È stato accostato alla Juventus che verrà - e il suo nome resta ovviamente in lizza per un possibile dopo Tudor -, ma è logico che rimanga nella lista anche del Milan. La scorsa primavera il club rossonero decise di non affondare il colpo su Conte - libero e disponibile ad approdare a Milanello, prima scelta della stragrande maggioranza della tifoseria -, per affidare la squadra ad allenatori più “aziendalisti” e poco ingombranti, vedi Lopetegui prima e Fonseca poi.

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