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Ibrahimovic sferza Juve e Inter: "Il calcio italiano nel mondo è il Milan"

Zlatan, intervista fiume: "Non sono un dipendente del club, lavoro per RedBird. Lo Scudetto si vince con la mentalità, noi siamo la nuova scuola"

Dopo l'eliminazione dalla Champions League e la sconfitta contro il Torino in Serie A, Zlatan Ibrahimovic si è raccontato nel corso di un'intervista a GQ Italia. L'ex attaccante svedese ha spiegato più nel dettaglio la sua nuova vita all'interno di RedBird e del Milan, partendo dal suo abbigliamento:  "Come calciatore sei sempre in tuta, in abbigliamento sportivo, quello che vuoi tu. Avevo promesso alla squadra che non mi avrebbe mai visto in giacca e cravatta e invece è cambiato tutto in fretta. Non mi piace e non mi sento a mio agio, lo ammetto. Io sono un uomo di sport, ma ogni volta che mi vorrei vestire come voglio, mia moglie Helena mi guarda e dice: 'Oggi devi mettere il completo'. Lo capisco anch’io. Oggi non mi vesto per rappresentare chi sono, ma per il ruolo al Milan e con RedBird".

Ibrahimovic: "Cardinale? Gli ho detto che vengo dalla strada"

Quindi sull'inizio del nuovo percorso da dirigente e sul rapporto con Gerry Cardinale"Come in campo, anche qui il gioco di squadra è la cosa più importante di tutte. È quello che ho detto a Gerry quando ho accettato di lavorare con lui. Gli ho detto chiaramente: 'Non è più un one-man show. Non vengo qui per salvare nessuno. Se pensi che sia così, lasciamo perdere subito. Io non sono qui per salvare la situazione, ma per imparare dagli altri e aiutarli a dare il meglio'.Probabilmente sono l’unica persona in RedBird che non è andata ad Harvard, io vengo dalla strada. Quando gliel'ho fatto notare Cardinale si è messo a ridere, ha detto che mi voleva anche per quello. È stato tutto merito di Gerry. Quando ho smesso di giocare avevo 42 anni. Mi sono detto: 'Ascolta, devi essere realista. Devi accettare che non sei più quello di prima'. Il problema più grande, il vero problema che ogni calciatore ha, è proprio questo: accettare la realtà e mettere da parte il proprio ego. Capire che hai superato la data di scadenza. Io l’ho fatto e così ho trovato la mia pace. Da quel momento sono tranquillo".

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