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Il Portogallo consegna un super Leao al Milan

 

Il rossonero grande protagonista con la Nazionale: «Io e Fonseca? Non ho nulla contro di lui: sono cose che succedono, ma è una questione risolta»

MILANO - C’è un Rafael Leao pienamente ritrovato e questa, per il mondo Milan, è una grande notizia. L’attaccante portoghese ha dato continuità alle prestazioni di Madrid e Cagliari anche in Nazionale, dove ha segnato il gol che ha sbloccato la partita contro la Polonia, vinta poi dal Portogallo per 5-1. Un sorriso smagliante, quello mostrato nell’esultanza, e una maturità nelle dichiarazioni in conferenza stampa che gli va riconosciuta. Si, perché Leao ha saputo esser diplomatico quando ha sottolineato: «Non ho nulla contro l'allenatore. Sono cose che succedono, ma è una questione risolta. Non mi piace stare in panchina, mi piace sempre aiutare la squadra. Le decisioni le deve prendere l'allenatore. Sia in Nazionale che al Milan, io cerco di dare sempre il massimo per aiutare la mia squadra». L’ammissione della differenza di vedute con Paulo Fonseca, dunque, c’è stata, ma non sono state le panchine a far cambiare Leao, bensì è stato l’allenatore a trovare la chiave tattica giusta per mettere Rafa nelle condizioni di poter rendere al meglio e i risultati, contro Real Madrid e Cagliari si sono visti, sia con lui in campo sia quando è uscito, specie contro i sardi.

Leao e la crisi con Fonseca

Adesso si deve guardare avanti, con il bene del Milan come input primario e Rafa, questo, lo sa bene e non ha mai messo se stesso davanti agli interessi della squadra. Semplicemente (eufemismo) andava trovata la chiave di volta del rapporto tecnico e personale con Fonseca, che adesso sembra aver individuato il modo migliore per permettere a Leao di esser decisivo. Perché Rafa è così: se si diverte, gli verrà in automatico aiutare i compagni anche nella fase di non possesso, mentre se si incupisce, non rende per come dovrebbe e vorrebbe. Il gol in Nazionale, che gli mancava dal 21 marzo, quando il Portogallo ne fece cinque alla Svezia, lo ha raccontato così: «Bruno Fernandes ha recuperato la palla, me l’ha passata, ho alzato la testa e ho visto che c’era spazio. Poi ho visto Nuno Mendes sulla sinistra e so che è più veloce degli altri, così sono entrato in area, credo che mi abbia trovato e mi si sono chiusi gli occhi». E il ct Martinez lo ha esaltato: «Tutti i grandi giocatori vengono esaminati e questo piace ai giocatori. Rafael Leao è cresciuto molto agli Europei, ha giocato un grande match contro la Francia e credo che questa partita sia stata il momento in cui è cresciuto molto. Ha dimostrato quello che è, uno dei migliori al mondo nello sfruttamento degli spazi e nei duelli uno contro uno. Per quanto riguarda il primo gol, non ci sono molti che sappiano creano quell’occasione».

Verso Milan-Juventus

In settimana, dopo l’ultimo impegno del 2024 con le nazionali, Fonseca e i compagni attendono a Milanello un Leao ancora più carico e determinato, che possa aiutare il Milan a risalire in classifica, a partire dal big match di sabato contro la Juventus, in un San Siro che si preannuncia sold out. Leao ha segnato un solo gol contro i bianconeri, proprio in casa, nel clamoroso 4-2 del 7 luglio 2020, quando il Milan ribaltò lo 0-2 firmato Cristiano Ronaldo e Rabiot con i gol di Ibrahimovic su rigore, Kessie, Leao e Rebic in uno dei tanti highlight dei cinque anni di gestione Pioli.

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