MILANO - Niente scudetto e una Champions League da non perdere. Un rischio che il Milan non può assolutamente correre. E forse non l’avrebbe mai corso se a gennaio fosse arrivato un vice-Ibrahimovic. Un giocatore vero, un investimento anche per il futuro. E invece è arrivato Mario Mandzukic, un’operazione da dimenticare. Una scommessa persa, forse in partenza. Dieci mesi di inattività con una mezza stagione al caldo del Qatar non erano certo un biglietto da visita da attaccante da prendere in considerazione per tentare l’assalto allo scudetto.

Mandzukic, solo 5 presenze

Si, perché a gennaio il Milan era ancora primo, davanti all’Inter di Conte. Ma l’uomo che doveva essere il valido sostituto di Zlatan Ibrahimovic per il momento ha collezionato appena cinque presenze con la maglia rossonera di cui solo una da titolare che rappresenta anche la sua ultima apparizione, quella a Belgrado contro la Stella Rossa. I minuti totali in cui Mario è sceso in campo sono solo 158’, 76’ giocati in campionato (tutte dalla diciannovesima giornata alla ventunesima, dall’Atalanta allo Spezia), 82’ in Europa League. A quasi 35 anni (li compirà il prossimo 21 maggio) e dopo un anno di inattività recuperare da una lesione al bicipite femorale della coscia sinistra, è più difficile, è più lunga del previsto [...]

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