MILANO - Anche nei salotti buoni della finanza internazionale si dice che la decisione sia ormai presa. Il fondo Elliott è pronto a intervenire con nuovi fondi per far uscire il Milan dalla delicatissima situazione economica nella quale è attualmente coinvolto anche per il recente rifiuto da parte dell’Uefa di accedere al settlement agreement. Sia chiaro: nessuna beneficienza, nessuna volontà di entrare in primapersona nella gerenza del club. Insomma, la volontà di non diventare proprietario di squadre di calcio, manifestata con forza fin dal primo giorno in cui è sceso in campo per finanziare Yonghong Li e il suo acquisto del Milan, permane. Però, per evitare che i suoi soldi, se non trasformati in carta straccia, perdano comunque gran parte del loro valore, Ecco che è il fondo americano sarà il protagonista principale della memoria difensiva che il Milan presenterà in vista della decisione della Commissione Giudicante. Le sole parole, però, potrebbero non servire: in fondo, che sia stato il fondo a finanziare lìoperazione è noto da tempo. E’ di Yonghong Li che l’Uefa non si fida. Ed ecco allora che Elliott dovrebbe apparire in maniera più decisa nella gestione del Milan. A sostenerlo, ed ecco perché la mascherà è definitivamente caduta, è Bloomberg, ovvero la massima agenzia di stampa internazionale per quanto riguarda l’informazione finanziaria.

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