Potrebbe sembrare la classica notizia del... E in effetti, per molti versi, o almeno per uno, lo è. Senonché non è solo questione di gossip pecoreccio, ma di oggettiva cronaca. De Roma. Anzi, de Lazio. La questione è grave ma non è seria. È grave perché c’è di mezzo un licenziamento, quello che la società di Lotito ha reso pubblico, e con effetto immediato, ieri sera con un comunicato ufficiale, relativo alle prestazioni (professionali, non sessuali) del signor Juan Bernabé. Si tratta del falconiere che in occasione delle partite casalinghe della squadra biancoceleste fa librare in volo per lo stadio Olimpico la splendida aquila Olimpia, un rito che per i tifosi laziali ha un valore ancor più affettivo (simbolo del loro senso di appartenenza) che propiziatorio (si vince e si perde non certo per il dispiegar d’ali di un uccello).
L'operazione e il video
La relativa serietà è invece figlia non tanto del motivo di questo anomalo esonero (un intervento chirurgico per una protesi al pene, onde migliorarne l’efficienza operativa: operazione degna di rispetto quanto una, chessò, di mercato) quanto delle modalità con cui il Bernabé, 56 anni, ha annunciato urbi et orbi il felice esito dell’intervento e i brillanti progressi delle sue maschie capacità: un bel video postato sui social con relative esplicite immagini e commenti di contorno, rilasciati perfino via radio alla Zanzara, e selfie col chirurgo sul letto della clinica. Per la serie, sono un amante del sesso, lo faccio appena ho una possibilità altrimenti sto male, io e mia moglie siamo una coppia aperta, «adesso attivo e gestisco le erezioni alla grande con un pulsante» e altre cose così. La Lazio ha invece ritenuto che non fosse il caso di documentare la notizia con tale dovizia di particolari: di qui il benservito al falconiere, nostalgico del Duce e nient’affatto pentito («era una cosa privata, che colpa ne ho io se poi fanno girare le foto, e poi fare sesso piace a tutti»), dicendosi «allibita» (a pacchi giravano già ieri sera i meme con la faccia stralunata del presidente) e risoluta nell’interrompere «ogni rapporto con costui, attesa la gravità del suo comportamento». Insomma, almeno per un po’ Olimpia non si alzerà più. Lei no, porella.
A.Pav