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Martusciello: "Lazio, vittoria-liberazione. Sarri? Si è dimesso perché..."

Il tecnico biancoceleste ha commentato la vittoria in casa del Frosinone parlando anche del suo futuro

Giovanni Martusciello è intervenuto ai microfoni di Sky per commentare la vittoria della Lazio in casa del Frosinone. Il tecnico dei biancocelesti ha dichiarato: "Quando si vince, ma per come siamo arrivati, un po’ di liberazione c’è. Era verso di loro. I ragazzi non fanno apposta a perdere le partite. Sono ragazzi che hanno difficoltà in una piazza complicata. Nel primo tempo c’era difficoltà emotiva, si sbagliavano passaggi semplici. Gli attaccanti, come Ciro stesso, beneficiano dei gol che fanno. Erano contenti di aver vinto, ma c’è da risalire molto velocemente la classifica. Era una gara complicata e hanno gioito dopo". L'ex vice-Sarri ha continuato così: "Ci siamo approcciati a questo campionato con un pizzico di energie minore. In un arco temporale così lungo ci sono passaggi che spostano. Se all’inizio si riusciva, anzichè a perdere due partite che sono pesate tanto… Poi c’è l’evento Champions che sposta tanto. Molte situazioni ci hanno portati a fare meno dell’anno scorso. Lo scorso anno siamo usciti dall’Europa e c’è stato il salto che ci ha portati al secondo posto. Le annate non sono tutte uguali e questa è la dimostrazione".

"Roma piazza complicata"

"A Roma non è come a Milano, qui la piazza si guarda e vuole giustamente arrivare sempre più in alto. Se non riesci a confermare quanto di buono hai fatto diventa tutto più complicato. Fa parte delle squadre, è una cosa figlia di altri ambienti. Vivere Roma è una cosa straordinaria, abbiamo avuto la fortuna di vincere diversi derby e c’è stato un abbraccio generale per la squadra. Ma le annate non sono tutte uguali, rimane il diaspiacere ma speriamo che questa squadra riesca a compattarsi e far sognare i tifosi nuovamente". Martusciello ha poi aggiunto: "Sono da tanto nel calcio. Questo gruppo qua è impensabile possa fare una cosa del genere. E’ una cosa che non appartiene al DNA di questi ragazzi. Se i tifosi se ne accorgono sono dolori, ma vi assicuro che non è così. A volte non danno il 100% e non si esce da situazioni complicate, ma tradimento è una parola troppo forte. Ci sono stato due anni a contatto e non ho mai avuto situazioni simili".

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