ROMA - C'è disappunto negli ambienti della Figc per la sentenza che ha inflitto due mesi di inibizione al presidente della Lazio, Claudio Lotito, per il caso tamponi. Una decisione troppo morbida per la Procura federale: "C'è sconcerto per l'irrogazione di sanzioni incongrue e prive di afflittività a fronte di violazioni gravi dei protocolli anti-Covid consumate in uno dei periodi più difficili di pandemia nel nostro Paese".

Possibile ricorso

Per questo motivo la Procura federale della Figc adesso aspetterà di conoscere le motivazioni della Corte di appello federale per decidere se proporre ricorso al Collegio di Garanzia.