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Omicidio Diabolik, ecco chi era lo storico capo ultras della Lazio

Bartoletti

Fabrizio Piscitelli è morto in un agguato teso a Roma per un colpo di pistola sparato alla testa

ROMA - All'anagrafe si chiamava Fabrizio Piscitelli ma nel mondo delle curve era conosciuto da tutti come 'Diabolik'. Lo storico capo degli Irriducibili della Lazio è morto in un agguato in piena regola in Via Lemonia nella zona del Parco degli Acquedotti a Roma. L'uomo, 53 anni, è stato freddato da un colpo di pistola sparato alle spalle che lo ha colpito alla nuca all'altezza dell'orecchio non lasciandogli scampo. A lanciare l'allarme un passante. Sulla vicenda indaga anche la Direzione distrettuale antimafia mentre a Piazzale Clodio è stato aperto un fascicolo contro ignoti.

Omicidio Diabolik, ecco chi era il capo ultras della Lazio

Piscitelli nel 2013 fu arrestato dalla Guardia di Finanza alla periferia di Roma, dopo un mese di latitanza, con l'accusa di essere il promotore di un traffico internazionale di sostante stupefacenti fra l'Italia e la Spagna. Nel 2016 gli erano stati invece confiscati beni per un valore superiore a 2 milioni di euro.L'uomo nel 2015, insieme ad altri esponenti della curva laziale, era stato condannato per concorso in tentata estorsione ai danni del presidente del club biancoceleste Claudio Lotito nella vicenda relativa al tentativo di scalata della Lazio del 2006 dove venne coinvolto anche l'ex centravanti e gloria del club Giorgio Chinaglia. Tanti i messaggi di cordoglio sui twitter da parte dei tifosi laziali.

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