TORINO - Più last minute di così non si può. Juventus e Sassuolo hanno continuato a discutere di Gianluca Scamacca anche ieri e i discorsi sono andati avanti fino a notte. La “partita” riprenderà in mattinata e si andrà al “dentro o fuori”. Non ci saranno altri tempi supplementari: nelle prossime ore suonerà la sirena di fine trattative. La fumata bianca è possibile. A patto che Juventus e Sassuolo riescano a individuare quel punto di incontro che non sono riuscite a trovare nelle ultime tre settimane. Il nodo è sempre lo stesso: il dg bianconero Fabio Paratici non vorrebbe impegnarsi per più di sei mesi, mentre l’ad neroverde Giovanni Carnevali è aperto a formule creative stile Chiesa con pagamenti pluriennali, ma soltanto con la garanzia che presto o tardi la cessione diventi definitiva. Tradotto: si continua a trattare tra il prestito con “diritto di riscatto” proposto dai campioni d’Italia e l’“obbligo” preteso dagli emiliani. Secondo i ben informati un compromesso potrebbe essere un “diritto” che si trasforma in “obbligo” al raggiungimento di determinate condizioni, tipo le presenze di Scamacca.
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Il Parma non molla
Di scontato, però, non c’è ancora nulla. Anche perché i protagonisti del caso Scamacca non sono soltanto Juventus e Sassuolo. Tra i bianconeri e i neroverdi, c’è il Genoa, dove al momento il 22enne romano di proprietà del Sassuolo è in prestito. E poi occhio al Parma, il classico terzo incomodo. I gialloblù, nonostante il colpo Zirkzee dal Bayern (al talento olandese aveva pensato anche la Juventus come alternativa a Scamacca e a Piccoli), non hanno perso le speranze di vincere all’ultima curva anche la corsa per il 22enne centravanti del Sassuolo. [...]
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