Il 22 maggio 1996 è una data scolpita nel cuore di ogni tifoso juventino. Una notte magica, carica di sogni e adrenalina, in cui la Juventus conquistò l’Europa, alzando al cielo la Champions League dopo una battaglia epica contro l’Ajax di Van Gaal. Quella squadra bianconera, a rileggerne oggi i nomi, fa venire i brividi: una formazione leggendaria, ricca di campioni che hanno scritto pagine indelebili nella storia del club.
Tra loro c’era anche Fabrizio Ravanelli, il guerriero dai capelli d’argento, affettuosamente chiamato "Penna Bianca". Fu lui a sbloccare la finale all’Olimpico di Roma, regalando un’esplosione di gioia ai tifosi con il gol del momentaneo vantaggio. Un attimo eterno, che ancora oggi vive nei ricordi di chi c’era e di chi lo ha rivisto mille volte. Quasi trent’anni dopo, Ravanelli è tornato con la mente a quella notte, confrontandola con la Juventus di oggi. Le sue parole lasciano poco spazio ai dubbi: "C’è un divario tecnico e caratteriale davvero importante".
Ravanelli e quei ricordi Champions
Proprio riguardo quella finale, Ravanelli, ha raccontato le sue emozioni, ancora attuali: "Gol all'Ajax in finale di Champions? Onestamente l'ho rivisto spesso e rivedendolo anche ora è sempre una grande emozione. La telecronaca, l'atmosfera... ti vengono in mente tutti i ricordi del pre, durante e del post partita. È stata un'emozione grandissima e una soddisfazione fantastica. Ancora oggi vive dentro di me ma soprattutto dentro tutti i tifosi della Juventus e dei miei compagni. Una finale fantastica e poi giocarla a Roma è stato qualcosa di davvero incredibile".