Un punto rosso, piazzato esattamente al centro del campo. Sembra il bersaglio di una gara di tiro con l’arco, invece è l’heatmap – la mappa di calore che indica il movimento di un giocatore durante la partita -, di Dusan Vlahovic contro il Manchester City. Esattamente nel mezzo, a descrivere le difficoltà della Juventus di risalire il campo. In mezzo, né di qua né di là: e anche questa è immagine, simbolica, della situazione dell’attaccante serbo.
Vlahovic, una partita negativa
E poi c’è il gol, del 5-2, un orpello che prova a nascondere una prestazione che resta insufficiente. Paradossale che una rete passi in secondo piano, soprattutto per un attaccante che ne fa ragione di vita. Il tentativo nel primo tempo, su cross rasoterra di Alberto Costa, non entra nemmeno nelle statistiche dei tiri in porta, ma entra di diritto nella lista delle prove che concorrono a formare l’accusa: è stata una partita negativa.