La Juventus varca la soglia dello Studio Ovale. La formazione di Igor Tudor, impegnata nell'edizione statunitense del nuovo formato quadriennale del Mondiale per Club, è stata ricevuta dal presidente Usa Donald Trump nella giornata di mercoledì 18 giugno. Presenti insieme alla squadra, anche il numero uno della Fifa Gianni Infantino, John Elkann e i dirigenti bianconeri Damien Comolli, Giorgio Chiellini e Maurizio Scanavino. Nel corso dell'incontro, il tycoon - impegnato a valutare l'intervento militare sul fronte iraniano - ha presentato alla stampa l'ad di Exor con queste parole: "Penso che lo conoscete tutti, è un uomo che ha fatto un lavoro incredibile nell'industria automobilistica". Poi, una domanda sulla sfida contro gli emiratini dell'Al-Ain: "Spendono un sacco di soldi, vero?", a cui Elkann ha risposto: "Sì, qui ci sono le migliori squadre del mondo". 

Trump: "Se non ami l'America, non ti vogliamo"

Ma non è finita qui, dopo aver chiesto se è stato fatto il tutto esaurito nello stadio che ospiterà il match d'esordio della Juve, attesa alle ore 3 am italiane presso l'Audi Field di Washington, Trump ha stretto la mano agli statunitensi Weston McKennie e Timothy Weah, per poi domandare ai vertici bianconeri se ci fossero state donne in squadra. Infine, rivolgendosi ai giocatori ha dichiarato: "La gente arriva, ma deve farlo legalmente. Come alcuni di questi ragazzi dietro di me. Devono venire legalmente. Se vengono legalmente, li vogliamo. Devono dire di amare l'America, di amare il nostro Paese. E se non possono dirlo, non li vogliamo".