TORINO - Incertezza, attesa e persino un po’ di apprensione. Questo il leitmotiv predominante delle ultime tre settimane bianconere, con il club ancora nel vivo di una vera e propria rifondazione strutturale, che pone le sue radici nell’addio di Giuntoli e nel conseguente insediamento del nuove direttore generale, Damien Comolli. Ma guai ad illudersi: anche in seguito all’arrivo della nuova coppia ds-capo scout (i due ruoli vacanti che il club sarà chiamato a coprire nelle prossime settimane) la Juventus continuerà a muoversi in una sorta di purgatorio calcistico, con un mercato estivo che si preannuncia ricco di cambiamenti.
Poche certezze
Sì, perché persino il reparto portieri - fin qui tra le poche certezze del gruppo squadra di Tudor - potrebbe essere oggetto di un profondo restyling. A cominciare da Mattia Perin. Il portiere azzurro da anni è un punto di riferimento per lo spogliatoio. Un leader morale e tecnico, in prima linea per trasferire all’allenatore - o agli stessi dirigenti - i malumori della squadra, e che si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa. Eppure, dopo sei stagioni, la sua avventura in bianconero potrebbe essere arrivata ai titoli di coda.