"Yildiz e Del Piero, il paragone"
Sembra un calcio ormai lontano.
«I rinnovi erano fatti anche di dinamiche relazionali che non ci sono più. Se mi permette, ora è tutto più veloce, tecnologico, ci sono scambi di file e mail. Era il 2000, allora».
A proposito di valutazioni: Yildiz ha avuto un impatto simile al Dieci di Conegliano?
«Premessa: i confronti sono sempre inopportuni, ogni calciatore è frutto del momento. Resta difficile metterli di fianco, sicuramente il turco ha dato tanto alla Juve. Ma il paragone ad oggi è improponibile».
Perché?
«Alex, già da ragazzo e con una squadra importante, aveva scritto pagine importanti».
Giocava al posto di Baggio.
«Io non conosco bene Yildiz, per questo mi è difficile dare un giudizio completo. Penso però all’impatto nello spogliatoio, al carattere, a quella Juventus di campioni. Ci voleva carisma e l’ha mantenuto fino alla fine. Il paragone sarebbe impietoso per tutti, se pensiamo che da giovanissimo segnava gol come quelli che è stato in grado di siglare alla Fiorentina o alla Lazio».