“Finché gioco, sono felice”. Sono queste le parole con cui McKennie ha aperto l’intervista rilasciata alla FIFA in vista dell’inizio di una delle competizioni più attese dell’ultimo periodo: il Mondiale per Club. Molteplici sono i temi affrontati dal jolly della Juventus, così come molteplici sono le posizioni ricoperte in campo dallo statunitense: entrambi i lati della linea difensiva, centrocampista e addirittura in ruoli più offensivi, nonostante il suo ruolo naturale sia quello di centrocampista box-to-box, prediletto dalla nazionale statunitense.
"Voglio aiutare la squadra"
"Se mi metti come portiere e mi dici che inizio subito, gioco in porta. Almeno sono in campo, voglio solo fare del mio meglio per aiutare la squadra e vincere le partite. Se mi dici che segno due gol ma perdiamo o che segno zero e vinciamo, sono il tipo di ragazzo che accetta lo zero e vinciamo. Quindi non è sicuramente così difficile per me”. Questo è quanto ha espresso McKennie in merito a quella che è la sua adattabilità in campo, proseguendo così: "Penso di capire tutti i ruoli semplicemente giocandoci, o non mi sembra molto difficile capire come si debba giocare in un determinato ruolo: se giochi come terzino sinistro, come terzino destro o come attaccante, capisco cosa devo fare in quei ruoli. È qualcosa in cui sono sempre stato bravo mentalmente. Credo che aver praticato molti sport diversi da bambino, adattandomi così spesso e dovendomi adattare sempre a molte cose nella mia vita, mi abbia aiutato. Non sono un egoista o qualcosa del genere. Non sono uno che pensa: 'Oh, se non gioco in questo ruolo, non voglio giocare'. Sono uno che dice: 'Giocherò in qualsiasi ruolo tu voglia che giochi'".