TORINO - La strada della rivoluzione, ma la Juventus non può aspettare: il tempo dei quarti posti deve lasciare spazio a rinnovate ambizioni di vertice, in ogni competizione. Oggi parte ufficialmente l’era del tandem Comolli-Chiellini, in attesa di novità per il ruolo di direttore sportivo (in lizza Salihamidzic, Diego Lopez e Massara) e per il ritorno di Tognozzi come capo degli osservatori: tra le questioni da affrontare ci saranno anche le uscite, fondamentali per rinforzare il tesoretto da affiancare ai ricavi da Champions. La priorità è trovare una soluzione per la grana più grossa: il contratto di Dusan Vlahovic, che scade nel 2026 e che è il più oneroso tra i calciatori della Serie A. In assenza di un rinnovo (per il quale non è mai nemmeno cominciata una trattativa) le strade sono destinate a dividersi, però finora il serbo ha avuto proposte concrete solo da Arabia Saudita e Turchia, campionati che non lo attirano. Serve qualcosa di più, come l’Atletico: nuove voci sul club di Madrid alimentano la speranza, per la Juve, di intavolare una trattativa che possa apprezzare anche Vlahovic. Situazione diversa è quella di Federico Gatti: il centrale è punto fermo, specialmente in caso di permanenza di Tudor, però l’apprezzamento di Antonio Conte è concreto così come l’interesse del Napoli.