Un cartellino galeotto negherà l’incrocio tra la pretendente e l’osservato speciale. Non che alla Juventus serva osservare una volta di più dal vivo Lorenzo Lucca per convincersi delle sue qualità. L’ha fatto, d’altronde, con degli emissari in tribuna, anche una settimana fa, quando lo spilungone era andato a segno nella sorprendente sconfitta casalinga della sua Udinese contro il già retrocesso Monza. Poi, proprio nell’extratime, quel beffardo giallo per proteste: la punta 24enne era sotto diffida e, dunque, domenica sera allo Stadium contro i bianconeri non ci sarà. Non ci sarà in campo, almeno. Perché Lucca nella cintura di Torino ci è nato, a Moncalieri per l’esattezza, e a Torino ci è cresciuto. E dunque potrebbe aggregarsi comunque alla squadra per la trasferta, così da respirare almeno l’aria di casa. Alla città è inevitabilmente legato da ragioni affettive, al punto che non disdegnerebbe certo un ritorno.
Juve-Lucca, vento di rinnovamento
Figurarsi se per unirsi a uno dei club più blasonati d’Italia e d’Europa. Già, alla Juventus continua a soffiare un vento di rinnovamento. Persino di rivoluzione, se si restringe il campo al reparto offensivo. Tanto che Giuntoli è al lavoro per individuare sul mercato una prima punta di spessore assoluto e anche una sorta di suo vice, in attesa di chiarire il destino di chi la maglietta bianconera ce l’ha già indosso. E il nome di Lucca spicca in cima alla “short list” di chi appartie- ne alla seconda etichetta. Il gradimento della punta classe 2000 alla destinazione, geografica oltre che sportiva, non è che una delle ragioni per le quali il suo nome gra- vita con sempre maggior insistenza intorno alla Continassa, con l’avvicinarsi dell’estate.