TORINO - In fondo, ecco, è tutto qui: nella valorizzazione dei talenti, pure quando potrebbero andare altrove. O forse soprattutto in quest’ultimo scenario, considerato il passato recente. Sì, perché dopo gli addii di Huijsen, Soulé, De Winter e una lista che potrebbe continuare ancora per molto, la Juventus valuta anche la situazione di Nicolò Savona. L’assist arriva dal chiacchiericcio creato attorno al difensore, a Roma titolare nel ruolo di braccetto, e in generale reduce da una stagione - la prima tra i grandi - da 36 presenze e 2 gol, entrambi in campionato. Insomma: una consacrazione iniziale è arrivata, e già con Thiago Motta, per il quale il classe 2003 è stato un intoccabile della primissima ora. Savona aveva stupito tutti dal ritiro tedesco della Juve, al quale era stato aggregato con l’intenzione di valutarlo ed eventualmente valorizzarlo.
Lo switch deciso da Motta
Quando si pensava ai possibili saluti in prestito, lo switch è stato deciso direttamente dall’ex allenatore bianconero: Thiago l’ha voluto con sé, e Nicolò è rimasto volentieri perché sapeva che le occasioni sarebbero arrivate. Promesse mantenute, ed eccoci qui: il ragazzo di Aosta ha sfruttato bene le sue carte, dimostrando di essere cresciuto e di poter diventare un asset chiave. Da centrale e terzino. In campo e fuori. Persino sul mercato. Negli ultimi mesi, al suo profilo si sono interessati diversi club di Serie A, ma è all’estero che il nome ha iniziato a circolare con una certa insistenza.