Dopo aver terminato in anticipo la sua stagione per colpa di un infortunio muscolare che lo ha costretto all'operazione, Paulo Dybala si sta allenando per tornare al meglio ed essere a disposizione della Roma dal primo giorno di ritiro. Nel mentre l'argentino ha concesso una lunga intervist al portale Si, in cui ha parlato del suo rapporto con i giallorossi, con l'Argentina e sugli anni in cui ha indossato la maglia numero dieci della Juventus.
Dybala, la paura di perdere il Mondiale
L'attaccante ha iniziato l'intervista tornando al Mondiale 2022, culminato con la grande gioia della finale dopo un percorso personale difficile: "Ero alle prese con un infortunio e mancavano cinque partite. Non volevo sprecare un solo giorno senza poter recuperare. Così, quando ho saputo l'entità del mio infortunio, ho parlato con le persone che lavoravano con me. Abbiamo formato un gruppo e ci siamo detti che dovevamo trovare un modo per recuperare il più velocemente possibile. Voglio dire, quali macchinari dobbiamo usare, che tipo di dieta? Abbiamo lavorato su tutto. Dormivo con un macchinario per essere pronto e ne avevo quattro a casa. Li usavo quotidianamente". Poi sulla possibilità di essere escluso dai convocati: "Ci stavamo allenando negli Emirati Arabi Uniti e ricordo che l'allenatore fece un discorso dicendo che avrebbe personalmente informato tre giocatori che non sarebbero stati inclusi nella lista finale perché avrebbe dovuto prendere solo 26 giocatori. Quando quel discorso finì, sapevo che avrei potuto essere uno di quei tre. Ero nervoso, pensavo di non essere all'altezza. Poi, l'ho visto camminare verso di me e ho pensato: 'Sono fuori'. Ma lui è venuto da me e mi ha detto: 'Allenati con calma, tu resti'. Credo di aver perso due o tre chili in quel momento. È stata una gioia personale immensa perché ho sentito che tutti gli sforzi e i sacrifici fatti per un mese – essendo stato meticoloso in ogni piccolo dettaglio – erano stati ricompensati. Sapevo quanto fosse alta la posta in gioco ed eravamo tutti convinti al 100% di poter vincere la Coppa del Mondo".