Ci sono anche gli occhi della Vecchia Signora puntati sul nuovo “Pibe”, il nuovo talento d’oro d’Argentina. Basta già il soprannome affibbiatogli dalla torcida, i tifosi dei Millionarios, a far capire che Franco Mastantuono ha le stimmate del predestinato. Un sinistro fatato congiunto al dribbling ubriacante che hanno già, letteralmente, fatto impazzire mezza Europa. Il gioiellino del River Plate non ha ancora 18 anni (li compirà il 14 agosto), eppure in campo fa giocate da campione. Un veterano per classe e personalità, ma che in realtà è ancora minorenne. Incredibile ma vero. L’ultima sua prodezza diventata virale in tutto il mondo è stata la punizione alla Messi con la quale ha steso il Boca Juniors nel Superclasico, la sfida più sentita d’Argentina. Una magia che ha alzato, ulteriormente, il livello di attenzioni da parte delle big del Vecchio Continente. Ma andiamo con ordine.
Tutti pazzi per Mastantuono
La prima società a sondare il terreno per Mastantuono era stata il Real Madrid più di un anno fa. Un corteggiamento che non è andato oltre il flirt estivo. Motivo per cui in autunno il PSG ha alzato il pressing per portare all’ombra della Torre Eiffel il craque classe 2007. Nell’ultimo mese e mezzo pure gli emissari delle squadre italiane hanno fatto capolino alle gare del River. Un mese fa uno scout della Juventus è stato avvistato a seguire Mastantuono. La stessa cosa l’avevano fatta anche gli osservatori delle due milanesi. La sensazione, però, è che sia difficile per la Serie A competere economicamente con le formazioni più ricche del pianeta. Anche perché, nel frattempo, pure le inglesi sono piombate forti sul enfant prodige argentino. In particolare Manchester United, Chelsea e Manchester City appaiono molto interessate. Tra l’altro la formazione allenata da Pep Guardiola vanta un canale privilegiato col River come testimonia l’operazione Julian Alvarez conclusa due anni fa. A proposito dell’Arana: sul nuovo Pibe ci sono pure le attenzioni dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone, che sta rendendo i Colchoneros una colonia sempre più argentina.