TORINO - Serve di più. Per la classifica. Per i singoli. Per allontanare i brutti pensieri, che dopo l’ultimo weekend hanno preso uno svincolo diverso rispetto al passato. La Juventus è attualmente quarta in classifica, ed è stato il punto di ripartenza sfruttato in settimana da Igor Tudor, alle prese con infortuni, acciacchi, rientri previsti e assenze nuovamente impreviste. Insomma: con un sacco di situazioni da risolvere, una dopo l’altra, quasi in fila indiana.
A Bologna per la Champions
Tutto si tradurrà infine nelle scelte di domani, ma un po’ già in quelle di oggi, quando l’allenatore conta di diradare ogni dubbio. A Bologna la sua formazione si gioca un pezzo corposo della prossima qualificazione in Champions League. E con appena due difensori centrali di ruolo a disposizione, occorrerà modellare una virtù nel bel mezzo delle necessità. Nel duello tra Savona e Cambiaso, entrambi potenzialmente adattabili a braccetti della retroguardia a tre, al momento è il primo a essere in vantaggio: l’ex Next Gen, 34 presenze in stagione ma soltanto 47 minuti accumulati nella mini era Tudor, l’ha fatto nella seconda squadra e con ottimi risultati. Può persino essere il suo futuro più roseo, quel ruolo a metà tra esterno e centrale, comunque sempre interpretabile e con l’obbligo alla base di una gamba importante. Come quella di Nicolò, appunto. Pronto ad affiancare Veiga - nel mezzo, nei tre - e Kalulu, che può traslocare sull’altro lato, occupato nei match più recenti da Kelly. In attesa del rientro di Gatti - ha ricominciato a correre in settimana, vede la trasferta di Roma con la Lazio -, il croato vuole giocarsela così, senza inventarsi chissà cosa, senza nemmeno abbassare Cambiaso, soluzione a cui ha pensato.