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Hernanes: “Inter difficile, Juve top ma porto ancora dentro una grande amarezza”

Hernanes: “Inter difficile, Juve top ma porto ancora dentro una grande amarezza” Redazione
Le difficoltà nerazzurre, l'esperienza in bianconero e gli anni alla Lazio: l'intervista al Profeta

Due stagioni alla Juventus con cui ha vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Hernanes, detto il 'Profeta' (poi capiremo perché), è arrivato in Italia dal Brasile e le sue stagioni migliori le ha vissute con la maglia della Lazio. Quattro anni e un trofeo, prima di salutare, in lacrime, e andare direzione Milano, sponda Inter. Un percorso, quello in Italia, che lo ha spinto anche a mettere qui le sue radici e ad aprire un'attivittà nel mondo del food con qualche ristorante un'azienda di produzione vinicola. A Radio Serie A si è raccontato a 360 gradi passando un po' per tutte le sue tappe di un percorso che lo ha visto partire da casa sua, in Brasile: "Recife? Il calcio più importante si concentra più verso Rio o San Paolo, ma in Brasile si gioca dapperttutto".

Hernanes, il Futsal e il Brasile

Hernanes è partito dal principio:"San Paolo? In quegli anni ho trovato una delle migliori squadre, dopo quello storico con le due Libertadores e i Mondiali per Club contro Barcellona e Milan. È diventato uno dei settori giovanili più preparati e forti con un centro d'allenamento più importante di tutto il Brasile. Ho vinto due scudetti con loro". Ma il suo primo amore è il Futsal: "Fino a 14 anni ho giocato soltanto a 5, da lì mi sono spostato a 11: nella squadra sulla trequarti c'era già il giocatore più forte nel ruolo e mi sono adattato a giocare terzino sinistro".

Sul capitolo nazionale: "È la rappresentazione di un sogno di ogni bambino brasiliano. Cominci a giocare, fare bene e ad avere notorietà e la fantasia della nostra testa diventa realtà. La prima convocazione e l'esordio sono state una grande emozione. Ancelotti? Personalmente fino a due anni fa non volevo allenatori stranieri, però vedendo come sta andando il Brasile ho iniziato a cambiare idea. Non sono mai stato allenato da lui ma vedendo come interagisce con la squadra e con alcuni giocatori brasiliani, può essere il profilo giusto. Sull'accordo non so se riusciranno a trovare l'accordo, ma come scelta mi piacerebbe"

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