Un anno difficile per Frederik Sorensen perché dopo la retrocessione con la Ternana è rimasto senza squadra per diverso tempo. Fino a marzo quando è arrivata la chiamata della FeralpiSalò, poche gare per incidere e far vedere il suo valore. Tre partite, due gol e ora la corsa playoff per giocarsi la possibile promozione in Serie B. A Fanpage, oltre a raccontare il momento che ha vissuto negli ultimi mesi, ha parlato anche del passato: dalla chiamata della Juve fino agli allenamenti e le partite con i grandi campioni bianconeri.
Paratici e la chiamata della Juve
Sorensen è tornato a parlare del passato e dall'arrivo alla Juventus: "Una soddisfazione. Mi aveva notato Paratici quando ancora era alla Sampdoria, poi lui andò a Torino e allora capitò l’occasione della Juve. Dovevo fare la stagione in Primavera, invece dopo pochi mesi mi sono ritrovato in prima squadra. L’impatto maggiore è stato ritrovarsi nello spogliatoio con campioni come Buffon, Del Piero e dover marcare gente come Totti ed Eto’o. Quello è stato uno shock". Sull'esordio: "Giocare con quei compagni è stato come andare all’Università dei difensori. Un’esperienza eccezionale, ma probabilmente a quel tempo non me ne rendevo neanche conto. C’è stata anche un po’ di incoscienza giovanile, forse, ma probabilmente è stata anche la mia fortuna…". Da Delneri al presente: "A volte nel calcio capitano stagioni in cui non si riesce a rendere per quelle che sono le proprie qualità ed è difficile trovare motivazioni. A ogni modo, io credo che alla fine la Juve quest’anno raggiungerà il suo obiettivo, perché la squadra è forte…".