Una tragedia che ha segnato non solo il calcio italiano, ma anche quello mondiale, in maniera indelebile: il prossimo 29 maggio saranno esattamente quarant’anni da quando un’occasione di festa, la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, si trasformò in tragedia, con la morte di trentanove persone giunte all’allora stadio ‘Heysel’ di Bruxelles – da cui il nome della strage, e che oggi invece è un impianto dedicato a ‘Re Baldovino’ – per assistere all’incontro.
Il Museo del Calcio di Coverciano ha previsto varie iniziative per commemorare il quarantesimo anniversario di quel drammatico 29 maggio 1985.
Per tutto il mese di maggio, nella sala cinema all’interno del museo sarà proiettato un video prodotto dall’Associazione fra i familiari delle vittime dell'Heysel (testi a cura di Francesco Caremani, foto di Salvatore Giglio e montaggio di Domenico Laudadio).
La mattina del prossimo 30 maggio, dalle 11 alle 13, nella sala conferenze ‘Mario Vallitutti’ del Museo del Calcio, si terrà un incontro dal titolo ‘Heysel 40 anni dopo. Il valore della memoria’; saranno presenti il presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, il presidente dell'Associazione fra i familiari delle vittime dell'Heysel, Andrea Lorentini, e il presidente dello Juventus Museum, Paolo Garimberti.
La stessa sala Valitutti ospiterà una mostra fotografica con alcuni scatti realizzati da Salvatore Giglio, storico fotografo della Juventus e testimone oculare della strage: saranno presenti sei pannelli ricoperti da immagini scattate da Giglio, mentre altre foto saranno proiettate costantemente e a rotazione.
Nel corso della stessa mattinata interverranno inoltre gli studenti del liceo sportivo ‘Galileo Galilei’ di Dolo con un lavoro su come le persone possono essere educate ad avere un comportamento corretto negli stadi e quanto questo possa prevenire e ridurre al minimo l'accadimento di eventi come quello dell'Heysel.