Tuttosport

LIVE

Trent'anni senza Andrea Fortunato: il ricordo della Juve e degli ex compagni

Trent'anni senza Andrea Fortunato: il ricordo della Juve e degli ex compagni Juventus.com
Dalla toccante lettera ai contributi di ex giocatori bianconeri per non dimenticare il calciatore scomparso il 25 aprile del 1995

Andrea Fortunato, il ricordo dei compagni: da Marocchi a Carrera

Sono copiosi i contributi di ex compagni di squadra arrivati in questa giornata di ricordo e cordoglio, a trent'anni dalla tragica scomparsa di Andrea Fortunato. "Ciao Andrea, sono trent'anni che ci hai lasciato, ma i ricordi sono sempre vivi. Io ho avuto un compagno dolcissimo, con uno splendido sorriso, i tifosi hanno amato un grande terzino, con i suoi lunghi capelli, sfrecciava sulla fascia sinistra. Almeno i ricordi, quelli non ci lasceranno mai. Ciao". Scrive così Giancarlo Marocchi, al quale si aggiunge Fabrizio Ravanelli: "Il ricordo di Andrea vive sempre dentro di me, io lo ricordo con grande affetto: ci eravamo già conosciuti durante il servizio militare e poi, quando è arrivato alla Juve è stata una bella sorpresa per me, perché abbiamo ancora più fortificato la nostra amicizia. Un ragazzo come lui poteva avere il mondo in mano perché era un giocatore fantastico, aveva una forza esplosiva, incredibile, ma aveva anche qualità tecniche importanti, forse poteva essere considerato un “nuovo Cabrini”, anche per la sua folta chioma. Aveva iniziato molto forte nella Juventus, aveva conquistato anche la Nazionale, poi è arrivata questa malattia maledetta che ce l'ha portato via. Penso però che Andrea resterà sempre nel nostro cuore, aveva un carattere molto forte, una forte personalità, aveva tutto per poter riuscire a diventare uno dei terzini sinistri più forti d'Italia. Questa malattia ce l’ha portato via troppo presto e ha scosso tutti noi: la Juve, la sua Famiglia, mamma Lucia, papà Peppino, suo fratello Candido. Credo anche che Andrea, con la sua malattia, abbia aiutato a migliorare e a sviluppare la scienza per poter riuscire a salvare tante vite, come dimostra il tema del passaporto ematico, molto importante per la prevenzione: forse, dal cielo, può aiutare tanti ragazzi a salvarsi. Quindi, “Andri”, ti mando un grande bacio, ti penso sempre e ti porterò sempre nel mio cuore".

Così invece Angelo Di Livio: "Andrea Fortunato se n'è andato troppo presto, purtroppo la malattia ce l'ha portato via, ma il nostro ricordo è indelebile, rimarrà sempre dentro di noi, perché era un ragazzo formidabile, straordinario, gentile, buono. Calcisticamente aveva veramente un futuro davanti a sé, perché era molto bravo. Tutti lo portiamo dentro il nostro cuore". Chiude Massimo Carrera: "Quando Andrea è arrivato alla Juve era giovane, però fin dal primo allenamento abbiamo capito subito che aveva qualcosa di forte, di bello. Ha dimostrato subito, nonostante la sua giovane età, di avere grande personalità, grande carisma. Poi era molto umile, si applicava con professionalità e passione.

Era molto determinato in quello che faceva perché sapeva quello che voleva fare da grande, quindi voleva fare il calciatore. Era un ragazzo intelligente, serio, educato ed era un giocatore tecnico, eclettico. Era un profilo molto interessante e sicuramente sarebbe diventato un grande campione".

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi