TORINO - È pur vero che, quando si subisce un gol, non si può ridurre tutto a un dettaglio sfuggito o additare soltanto un unico colpevole. E ieri sera, nel post-partita a testa bassa, l’ha ricordato anche Kalulu: «Per me, se si prende una rete così, è perché innanzitutto si è sbagliato qualcosa al momento del cross, perché è stata concessa troppa libertà». La semplicità con cui Valeri ha potuto alzare la testa e prendere la mira per il traversone, in effetti, urla vendetta. Ma è altrettanto vero che la giocata decisiva a centro area, con Pellegrino che pasteggia comodamente sulla testa di Lloyd Kelly, ha alimentato gli incubi del popolo della Juventus. Che da un paio di mesi, ormai, si interroga sulla bontà dell’operazione - conclusa a ridosso del gong del mercato invernale - con cui il club ha portato a Torino il difensore inglese.
Kelly è stato pagato una cifra che potrà arrivare fino a 27,5 milioni
Le perplessità, intanto, nascono dalle modalità d’acquisto. Il centrale ex Newcastle è stato infatti pagato una cifra che, bonus compresi, potrà arrivare fino a 27,5 milioni, quando l’estate scorsa il giocatore era disponibile a parametro zero. La sua appetibilità, evidentemente, non era però all’apice, e forse nemmeno a gennaio, dato che il prestito con obbligo di riscatto è stato definito all’ultimo minuto, dopo che altre trattative erano sfumate. Se poi, a fronte di un simile investimento, seguono prestazioni come quella del Tardini, ecco, il gioco si fa peso e tetro. Con il britannico che pare maggiormente a proprio agio in fase di spinta che nelle lettura in fase di non possesso. Da una decisamente errata, infatti, ieri sera è maturato il gol-partita. Aggiornando il tassametro: rete di testa numero 10 incassata dalla Juventus in stagione, in un fondamentale in cui i bianconeri sono stati storicamente - nella storia recente, in particolar modo - dominanti.