Il mondo del calcio italiano piange la scomparsa di Giulio Drago, ex portiere protagonista della storica promozione dell’Empoli in Serie A nella stagione 1985/86 e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Juventus. Drago è morto all’età di 63 anni all’ospedale San Giuseppe di Empoli, dove era ricoverato da diversi giorni. Originario di Caltagirone, in provincia di Catania, era nato il 25 giugno 1962. Figura apprezzata per la sua serietà, ha lasciato un segno indelebile nella storia del club toscano, con cui ha scritto una delle pagine più belle del calcio provinciale italiano.
Drago e la Juve di Trapattoni
Muove i primi passi tra i pali nelle giovanili dell'Orbassano, ma è con l’Aosta, a fine anni Settanta, che inizia a farsi notare. Il suo talento lo porta presto nel vivaio della Juventus, dove si forma calcisticamente. Tra il 1980 e il 1983, gioca con la Primavera bianconera e viene convocati anche dalla prima squadra bianconera guidata da Giovanni Trapattoni, ricoprendo spesso il ruolo di terzo portiere.
Pur non riuscendo mai a esordire in gare ufficiali con la maglia della Vecchia Signora, quell’esperienza al fianco di grandi campioni si rivela fondamentale per la sua crescita umana e professionale. Anche se lontano dai riflettori, Drago assimilò in quegli anni lo spirito vincente e la mentalità del grande club, che avrebbe poi portato con sé nel prosieguo della carriera. Proprio il club bianconero ha voluto ricordarlo con un post sui social: "Riposa in pace, Giulio".