TORINO - È tornato a Torino nella tarda serata di domenica, dopo che nel pomeriggio aveva ricevuto la telefonata da Cristiano Giuntoli nella quale gli comunicava l’esonero. Thiago Motta non ha voluto cambiare i programmi, il volo già prenotato, il rientro dopo tre giorni di riposo trascorsi in famiglia in Portogallo. È il presente intorno a lui che nel frattempo è cambiato. Con il suo staff si è presentato di prima mattina alla Continassa non più per preparare l’allenamento in vista della sfida contro il Genoa, ma per liberare l’armadietto e salutare i dirigenti e i dipendenti presenti. Un blitz silenzioso, interrotto soltanto dalla telefonata di commiato da parte dell’ad Maurizio Scanavino e dai saluti del tecnico italo-brasiliano al club e ai tifosi. Poi, un veloce incrocio con Tudor per un saluto di circostanza. «Ho vissuto momenti intensi, affrontati sempre con massima determinazione e volontà di migliorare ogni giorno. Ringrazio la proprietà per avermi dato la possibilità di fare parte di questo grande club, la dirigenza e tutte le persone del club che mi hanno sostenuto nel lavoro quotidiano, i giocatori per il lavoro e l’impegno profusi fin dal primo giorno insieme. Auguro ai tifosi e alla Juventus il meglio per il futuro».