Contestare o supportare? Come affrontare la crisi della Juve e come pensare di risolverla. Abbiamo chiesto a quattro tifosi vip bianconeri sensazioni e reazioni, immaginandosi per un momento di essere al posto della proprietà. Queste le domande: Da tifoso come si sente? Che cosa farebbe al posto di Elkann? Cosa dovrebbero fare i tifosi? Paolo Belli: 1) “Mi sento malissimo, cerco di evitare tutti i luoghi dove ci sono tifosi juventini o di altre squadre, non voglio parlare con nessuno di calcio. Stamattina sono andato dal benzinaio, juventino anche lui, ci siamo guardati negli occhi e siamo stati entrambi in silenzio, tanto è tragico il momento. Io sono nato juventino, ho avuto la fortuna di vedere la Juve di Scirea e Platini, quella che ha trionfato in Champions a Roma, ho visto la crema bianconera e adesso non posso che essere affranto”. 2)“Al momento mi verrebbe da dire ricominciamo daccapo.
Belli: "Non so più cosa raccontare ai miei nipoti"
"La vecchiaia mi porta a riflettere: abbiamo già cambiato quattro allenatori negli ultimi anni, ricominciare significa tornare al punto zero. E allora, meno male che non sono Elkann. E pensare che, pur avendo avuto tutto dalla vita, ho un sogno irrealizzabile: diventare presidente della Juve. Questo è l’unico momento in cui non vorrei esserlo...”. 3)“Non so che cosa dovrebbero fare. Io mi chiudo in me stesso e cerco di avere pazienza. Sono triste e sto soffrendo: sono della vecchia scuola juventina, l’unica cosa che conta è vincere. Giochiamo anche male, ma vinciamo: vi prego, ragazzi, tornate a vincere, non so più che balle raccontare ai miei nipoti che ho instradato ai colori bianconeri e che mi chiedono “ma quando si vince?...”.