Motta e i tifosi via dallo Stadium
Domenica scorsa lo stadio si è pian piano svuotato prima della fine della gara. Il più grosso rammarico è aver perso il rapporto di empatia coi tifosi? "Sono in questo gioco più o meno da 25 anni, ho visto di tutto. Come detto, rispetto tutte le opinioni, specialmente dei tifosi che vengono allo stadio per vedere la propria squadra vincere. Alla fine sta a noi, mancano 10 partite e 30 punti: dobbiamo dare il massimo per ottenere il miglior risultato possibile, provando a cambiare questa situazione che oggi è realtà. Giocando nel nostro stadio l'ambiente è particolare, giusto o no non sta a me dirlo, rispetto ciò. Cambiare questo ambiente sarebbe un bene per la nostra squadra, società e club:.Questo parte da noi, dall'interno verso l'esterno, cercando di arrivare alle vittorie che vogliamo, giocando in casa in un altro modo. Fa parte del lavoro, siamo abituati: dobbiamo pensare sempre di dare qualcosa in più per vincere e raggiungere il nostro obiettivo alla fine del campionato".
"Locatelli? Dovrà approfittarne"
Ha parlato con Locatelli della mancata convocazione con l'Italia? Motta risponde così: "Manu è un ragazzo che ha grandissima responsabilità, ci tiene moltissimo. Quando non va da un lato rispetta la decisione dell'allenatore perché è un grandissimo professionista, capisce bene qual è il suo ruolo, cosa può fare e accettare le cose su cui non ha controllo; dall'altro lato dovrà approfittare di questa settimana, allenandosi e recuperando e stando anche un po' con la sua famiglia, visto che veniamo da un periodo in cui abbiamo giocato tantissimo. Di sicuro non è contento di non andare, ma è un grande professionista e rispetta la decisione: quando succedono queste cose può recuperare fisicamente e soprattutto mentalmente, avendo qualche giorno in famiglia e tornando con le pile cariche. Dopo la sosta ci sarà subito il Genoa".