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Il paradosso Juve: fuori da tutto ma dentro la lotta per lo scudetto

Il paradosso Juve: fuori da tutto ma dentro la lotta per lo scudetto Juventus FC via Getty Images
Ko in Supercoppa, Champions e Coppa Italia, grazie al 2-0 sul Verona (quinta vittoria consecutiva in campionato), la squadra ha reagito al disastro con l'Empoli piombando al quarto posto, a -6 dall'Inter,  a-5 dal Napoli e a -3 dall'Atalanta che il 9 marzo riceverà allo Stadium

Tenendo bene allacciate le cinture sul proprio, a vote incontrollabile ottovolante, dopo la discesa a perdicollo con l'Empoli la Juve è repentinamente risalita in campionato, puntellando la panchina di Motta e piombando lassù, al quarto posto. Lazio scavalcata, Inter capolista a -6, Napoli secondo a -5, Atalanta terza a -3. E domenica sera, allo Stadium, si giocherà proprio Juve-Atalanta, con Koopmeiners, il grande ex nerazzurro che allo Stadium ha zittito i fischi segnando il secondo gol al Verona e preparandosi a incontrare rinfrancato la sua Dea.

Juve al tavolo Scudetto

Buffo, il calcio: contestata prima della partita per la disastrosa prova in Coppa Italia, con Thiago sulla graticola, non soltanto dei tifosi, la Juve che in gennaio era andata fuori dalla Supercoppa e in febbraio dalla Coppa Italia, grazie alla quinta vittoria consecutiva in campionato ora è più che mai schizzata dentro la lotta scudetto. Merito della confortante prova fornita contro l'Hellas che, a sua volta, si è battuta con orgoglio e applicazion,e andando addirittura in vantaggio grazie alla perla di Suslov allo scadere del primo tempo, cancellata dal Var per fuorigioco. Timoroso di rivedere i troppi fantasmi che in questa stagione avevano incupito diverse esibizioni casalinghe, lo Stadium non ha gradito. Epperò, al gol di Thuram la gente sugli spalti ha rotto il silenzio assordante d'inizio gara, chiudendo con gli applausi. Montipò ha steccato una volta sola, nel finale, quando ha sbagliato il rilancio dando origine all'azione del raddoppio bianconero. Eppure, come dimenticare le sue sette grandi parate (2 su Kolo Muani, 2 su Locatelli, 2 su McKennie e una su Nico Gonzalez), tali da risultare il migliore scaligero. Una volta di più, Thuram è stato il più bravo ed è auspicabile che Motta non lo tolga mai né cominci la partita senza di lui. Note di merito per Cambiaso, Kelly e Yildiz.  E adesso al tavolo dello scudetto si è seduta anche questa Juve, capace di tutto e, per ciò stesso, pericolosa per tutti.

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