La Juventus non ha ancora superato l'eliminazione dalla Coppa Italia e il momento non è certo dei migliori. Fuori da tutte le coppe già a febbraio: non accadeva da diversi anni, in panchina c'era Delneri. La sconfitta ai rigori contro l'Empoli, però, ha aperto una ferita importante e un malcontento generale tra tifosi, società e gruppo squadra. I sostenitori bianconeri non hanno digerito l'atteggiamento in campo di acuni giocatori (vedi Koopmeiners), e ormai non vedono spiragli positivi con questa gestione. Motta e Giuntoli sono quelli più presi di mira dall'ambiente: il primo per il gioco e alcune scelte discutibili, il secondo per il mercato. Entrambi hanno chiarito quanto accaduto nel quarto di finale di Coppa con parole forti.

Giuntoli e il momento no

Thiago ha fatto autocritica, per la prima volta, mandando anche un segnale forte al gruppo, con il dirigente ad allinearsi alle sue parole e a confermalo sulla panchina: "Non è in discussione". Però l'insoddisfazione ha intaccato anche lo spogliatoio visti gli ultimi risultati (non quelli in campionato). "È stata una partita inspiegabile, venivamo da quattro vittorie e siamo in linea con quanto detto dal mister: è stata una prestazione inaccettabile". Giuntoli ha sottolineato questo a Sky Sport nel corso della sua intervista. Il dirigente bianconero ha spiegato il momento difficile e quanto sia difficile accettare una doppia eliminazione nel corso di una settimana. L'obiettivo ora è soltanto uno: "Siamo tutti convinti, e i ragazzi per primi, di dover fare di più. Abbiamo il dovere di centrare la qualificazione alla Champions".