Buffon su Cristiano Ronaldo
Non poteva mancare un aneddoto su un altro grandissimo del calcio, Cristiano Ronaldo: "Cristiano è una persona, per chi l’ha vissuto, con cui se entri in confidenza e chiaramente fuori dalle telecamere è un ragazzo di grande sensibilità. Ti fa capire il difficile percorso che ha attraversato da ragazzo. Poi mette addosso l’armatura da super uomo per difendersi anche da tutto quello che ha avuto e per far sì che gli altri siano attratti dalla sua figura. C’è uno sdoppiamento di personalità: quando c’è CR7 e quando c’è Cristiano. La qualità dell’uomo mi è piaciuta tanto. Da giocatore: il cinismo e la cattiveria che aveva e che ha non l’ho mai visto in nessuno. Se però Ronaldo supera gli anni, torno a giocare anche io".
La depressione e la Nazionale
Infine conclude con uno dei momenti più complessi della vita e della sua carriera: la depressione: "Ne sono uscito guardando dei quadri. Giocavo nella Juve, erano i primi anni Duemila. E ho approfittato delle numerose mostre di artisti che ci sono a Torino. Così ho creato nella mia testa un mondo parallelo che mi aiutò a tornare padrone di me stesso. Uscire dalla depressione è un percorso lento, occorre fare un passetto alla volta come una formichina, combattendo la paura di non farcela e la sensazione di essere posseduto da una forza estranea". E sul presente e futuro da capo delegazione della Nazionale: "È qualcosa che mi rende orgoglioso. E con la Federazione stiamo lavorando su idee interessanti: le vedrete nel prossimo futuro".