Il migiore della storia e il record di imbattibilità
Ma alla domanda se si ritiene il miglior portiere della storia, Buffon risponde: "Non amo definirmi così, sarebbe presuntuoso, ho tanto rispetto verso tutti i miei colleghi. Insieme ad altri 3-4 abbiamo fatto qualcosa di clamoroso. Gli attaccanti spesso litigano per questo motivo. E allora io dico: sono stato il più scarso… Scherzi a parte, penso di essere stato tra i 3-4 migliori. Record di imbattibilità? Giocavo in una grandissima squadra e avevo grandi compagni in difesa, come Chiellini, ad esempio. Prima di superare lui, Barzagli e Bonucci arrivavano stanchi da me. Mi ricordo che con il Sassuolo avevamo rischiato il gol in qualche occasione e non ci eravamo accorti quasi del record. L’attenzione per noi era sulla partita e sulla vittoria".
La finale di Berlino: Messi e il retroscena
Nella finale di Berlino contro il Barcellona un dolce ricordo nonostante i ko: "Mi ha riempito di orgoglio alla finale di Berlino e avevo 37 anni. Quando mi ha chiesto la maglia ho detto tra me e me’ Mamma mia come sei bello!’. Uno dei momenti in cui mi sono sentito non a disagio ma mi sono guardato con occhi diversi. Abbiamo fatto lo scambio con la sua maglia. A fine partita però avevamo altri problemi, non sapendo che qualche anno dopo avremmo avuto un’altra occasione in finale". E sulla finale contro i blaugrana svela un retroscena: "Erano le 5.30 e con mia moglie Ilaria piangemmo abbracciati.Dopo Berlino tornai a casa.Tu sei stordito dalla sconfitta, come dopo una serata di una ubriacatura. Io rimango in salotto, lei si cambia e non ci diciamo una parola. Ci siamo abbracciati e abbiamo pianto per 5 minuti e poi siamo andati a letto. Condividere le stesse sensazione ed emozioni fa tanto. Sempre meglio vincere. Perché ti dà consapevolezza e autostima. Ma solo le sconfitte ti spingono a ragionare per capire cosa non è andato, e quindi a migliorarti".